Un mal di testa spaziale

Una misteriosa sindrome colpisce gli astronauti

Nei prossimi decenni molto probabilmente l'umanità dovrà fare i conti con la Sans, la sindrome neuro-oculare da viaggi spaziali (in inglese Spaceflight-associated neuro-ocular syndrome).
Si tratta di una cefalea che colpisce circa la metà degli astronauti secondo i dati della Nasa ed è caratterizzata da disturbi dell'acuità visiva, lesioni retiniche ed edema del disco ottico.
La mancanza di gravità spinge il liquor - il liquido che protegge il cervello e il sistema nervoso centrale - verso l'alto, aumentando così la pressione nella scatola cranica e provocando il mal di testa.
Uno studio dell'Università della South Carolina pubblicato su Jama ha indagato i meccanismi alla base del disturbo. I ricercatori americani si sono rivolti anche a Roberto De Simone, specialista dell'Università Federico II° di Napoli che da anni studia presso il suo centro cefalee una sindrome che sarebbe il modello terrestre della Sans, la IIH, acronimo di Idiopathic intracranial hypertension, cioè ipertensione idiopatica intracranica.
Uno dei segni tipici della IIH è il papilledema, ovvero il rigonfiamento del disco ottico per l'aumento della pressione cranica, segnale che fa pensare all'inizio alla presenza di un tumore che invece non c'è. I medici parlano infatti di Pseudotumor cerebri, cioè pseudo-tumore cerebrale.
A causare il rigonfiamento è invece lo schiacciamento di un tratto della vena cerebrale chiamata seno trasverso che porta via il sangue venoso dal cervello. La pressione venosa cerebrale aumenta, causando ripercussioni anche sulla pressione del liquor.
Il disturbo è in realtà più frequenti di quanto si pensi, ma molte persone neanche se ne accorgono. In alcuni casi manca il papilledema, il che porta alla definizione di IHWOP - Idiopatic Intracranial Hypertension Without Papilledema -, cioé ipertensione idiopatica intracranica senza papilledema.
«L'aumento della pressione intracranica da IIHWOP porta a progressiva sensibilizzazione delle vie del dolore — dice il professor De Simone —. Il mal di testa diventa quindi cronico e non passa finché non si decomprime la pressione intracranica con una puntura lombare facendo scomparire cefalee che da anni resistevano a ogni trattamento».


10/02/2022 16:10:00 Andrea Sperelli


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