Un nuovo test ematologico che può evitare ad alcuni pazienti, affetti da disturbi gastrici, di sottoporsi a esofagogastroduodenoscopia è stato recentemente introdotto presso l'Istituto Neurotraumatologico Italiano di Grottaferrata dal Servizio di Endoscopia Digestiva.
“La dispepsia funzionale - spiega il dott. Luca Pecchioli, responsabile del Servizio di Endoscopia digestiva della Divisione INI di Grottaferrata - è una sindrome caratterizzata da nausea, senso di peso gastrico dopo i pasti, sazietà precoce e dolore epigastrico in assenza di patologie organiche (ulcere, erosioni, tumori ecc). Colpisce prevalentemente fra i 40-50 anni senza differenza di sesso. I sintomi hanno spesso un carattere persistente o ricorrente localizzati prevalentemente in regione sopra-ombelicaleâ€.
Si riconoscono due tipi di dispepsia funzionale:
- simil-ulcerosa dove prevalgono dolore o pirosi (bruciore) epigastrici;
- dismotoria nella quale sono prevalenti senso di peso, nausea e/o vomito.
Le cause sono molteplici e spesso concomitanti; si riconoscono principalmente le seguenti motivazioni:
- riduzione della soglia di percezione agli stimoli chimici e alla distensione gastrica;
- alterazione dei riflessi entero-gastrici con aumento della pressione intragastrica;
- rallentato svuotamento gastrico e alterazione della progressione del complesso motorio.
La diagnosi è di esclusione, si deve prima accertare l'assenza di cause organiche e quindi si può parlare di dispepsia funzionale.
È sempre necessaria la gastroscopia? “No - precisa il dott. Pecchioli - è indispensabile una visita medica specialistica con un'accurata raccolta dei sintomi e della storia clinica del paziente che associati all'età , alla familiarità e alla presenza di altre patologie ci guideranno sulla corretta scelta degli esami da eseguireâ€.
In molti casi il quadro dispeptico può essere causato da un'infezione batterica della mucosa gastrica con conseguente infiammazione cronica. Il batterio in causa è l'Helicobacter Pylori la cui importanza è confermata dal premio Nobel per la medicina conferito nel 2005 a Barry J. Marshall and J. Robin Warren per gli studi sull'Helicobacter Pylori ed il suo ruolo nella gastrite e nell'ulcera peptica. Si stima che il 50% della popolazione ospiti questo batterio a livello gastrico e che dopo aver sviluppato una gastrite cronica, l'atrofia gastrica, la metaplasia intestinale e la displasia possa condurre allo sviluppo del tumore gastrico o dell'ulcera peptica.
Sebbene la possibilità di un'evoluzione così importante sia estremamente remota i sintomi dispeptici sono così diffusi (circa il 40% della popolazione) da rendere necessaria la gastroscopia su una vasta fascia della popolazione.
“In realtà - continua il responsabile del Servizio di endoscopia di INI Grottaferrata - sono oggi disponibili dei semplici test ematologici (GastroPanel) che ci consentono di individuare un gruppo selezionato di pazienti da sottoporre ad esame endoscopico (gastroscopia). GastroPanel non sostituisce l'esofagogastroduodenoscopia ma ci permette identificare nei pazienti la presenza di una gastrite cronica, di definirne le caratteristiche, di stabilire se è presente l'Helicbacter Pylori e quindi decidere se sia necessaria o meno l'endoscopia per quel paziente. GastroPanel si effettua con un semplice prelievo di sangue, oltre alla presenza dell'H. Pylori permette di valutare una serie di marcatori (pepsinogeno I, pepsinogeno II e gastrina-17) che identificano il tipo di gastrite e la sua sede all'interno dello stomacoâ€.
A chi è consigliato l'esame GastroPanel? Ai soggetti di ogni età con disturbi gastrici e problemi di acidità ; di 45 anni e più, come test di screening per valutare gli stati pre-cancerosi; con familiari affetti da cancro gastrico; con dispepsia, bruciori e reflusso acido.
Il Gastropanel può fornire una diagnosi molto accurata delle malattie gastriche ed essere un utile strumento per la valutazione dei rischi e delle patologie ad esse collegate. Può inoltre favorire la prevenzione, offrendo una diagnosi precisa e un trattamento mirato, come spiega Francesco Di Mario, professore di gastroenterologia - Università di Parma. “La dispepsia nelle sue varie forme (mal di stomaco, nausea, bruciori, difficoltà a digerire, etc.) affligge dal 15 al 20% della popolazione, con variabile intensità ed incidenza - osserva Francesco Di Mario - Fino ad ora, per comprendere la natura di tali disturbi, non c'era a disposizione che la gastroscopia, nel sospetto di una patologia delle prime vie digestive. Questo esame invasivo - continua il professore - è certamente indispensabile quando esistono segni e sintomi di allarme (anemia, calo di peso, perdita di appetito, difficoltà al passaggio del cibo, etc.), ma appare eccessivo come primo approccio, tenendo conto che almeno il 30% degli esami sono negativi.
E' quindi con soddisfazione che va vista l'affermazione di un test non invasivo (prelievo di sangue - Gastropanel), che fornisce - a fronte di un quadro di sintomi riferibili alle prime vie digestive - utili informazioni della presenza di gastrite, di Helicobacter pylori e del funzionamento di un ormone, la gastrina, che governa la produzione di acido cloridrico. Pur ribadendo che tale esame non sostituisce la gastroscopia - conclude Di Mario - si può ritenere che esso possa aumentarne l'appropriatezza, limitando il numero degli esami inutiliâ€.
La tecnica
Mediante saggi immunoenzimatici (Elisa), con anticorpi monoclonali altamente specifici, vengono misurati i livelli di Pepsinogeno I e II, di Gastrina 17 e degli anticorpi anti-Helicobacter Pylori nel campione di sangue. I Pepsinogeni sono precursori dell'enzima pepsina. Il Pepsinogeno I viene prodotto dalle cellule della zona “alta†dello stomaco (tecnicamente corpo-fondo). Esiste una correlazione tra la perdita di queste cellule provocata dall'atrofia gastrica e il livello di Pepsinogeno I: bassi valori indicano che la mucosa del corpo ha una moderata o severa gastrite atrofica.
Il Pepsinogeno II è prodotto dall'intero stomaco e dal duodeno. Vista la diversa localizzazione delle cellule che producono i due Pepsinogeni, il rapporto tra PGI e PGII permette di stabilire la zona dello stomaco affetta dalla patologia. Ad esempio, quando la gastrite atrofica del corpo peggiora, i livelli di Pepsinogeno I e il rapporto Pepsinogeno I e II decrescono.
La Gastrina 17 è un ormone prodotto dalle cellule della parte “bassa†dello stomaco (antro) e la sua liberazione è regolata da un meccanismo a feed-back negativo ai livelli di pH gastrico e di Pepsinogeni: un livello basso di gastrina è indice di danno gastrico antrale, mentre un suo incremento riflette il tentativo di stimolare la produzione di HCl in caso di gastrite atrofica.
E' importante notare come la prima volta è disponibile per la diagnostica routinaria la determinazione della frazione di gastrina prodotta a livello gastrico, mentre l'usuale dosaggio della gastrinemia si riferisce alla valutazione complessiva anche di altre frazioni, quali la gastrina a 34 aminoacidi e altre.
La determinazione degli anticorpi IgG anti-Helicobacter Pylori permette di valutare l'avvenuto contatto con il batterio, che vive a livello della mucosa gastrica sviluppando infiammazioni permanenti.
Più del 50% della popolazione - con variabilità in base alle aree geografiche e alle classi di età - è infetto da questo batterio e, in alcuni casi, le gastriti da infezione da H. Pylori evolvono in gastriti atrofiche, correlate allo sviluppo di carcinoma gastrico, mentre in altri portano allo sviluppo di ulcera peptica.
Il prelievo
Il prelievo va eseguito a digiuno in quanto i fenomeni digestivi possono alterare i valori omeostatici dei pazienti. E' opportuno segnalare ed indicare l'eventuale terapia farmacologica in atto (sulla scheda anamnestica apposita). Il prelievo di sangue deve essere effettuato in provetta per sierologia o in provetta con EDTA e centrifugato entro 30 minuti a 2000g per 10-15 minuti; il siero o plasma deve essere congelato per il trasporto.
L'interpretazione dei risultati: il GastroSoft
Data la complessità delle informazioni fornite dal test, la valutazione dei risultati viene eseguita mediante un software appositamente messo a punto per la valutazione clinica dei dati. Il GastroSoft fornisce una diagnosi di possibile infezione da Helicobacter Pylori e di gastrite atrofica; inoltre, determina i fattori di rischio per una degenerazione neoplastica e per l'ulcera peptica. Il software fornisce specifiche “raccomandazioniâ€, basate sulla Consensus Conference - Maastricht2 del 2000, che ha stabilito le linee guida europee per la diagnostica e il trattamento delle infezioni da H. Pylori.
Esempi di utilizzo del test Gastropanel
Diagnosi di gastrite, di dispepsia, di infezione da Helicobacter Pylori, di gastrite atrofica; valutazione delle condizioni della mucosa del corpo e dell'antro dello stomaco (normale, gastrite, gastrite atrofica); indicazioni per eseguire gastroscopia e biopsia; indicazioni per il trattamento dell'infezione da Helicobacter Pylori.
I benefici deI test Gastropanel
Semplice esame del sangue; nessun rischio per il paziente; indirizza verso l'esame gastroscopico i pazienti che ne necessitano; riduce i trattamenti invasivi, con i relativi problemi; alta sensibilità e specificità ; facile interpretazione dei risultati, grazie al software specifico; promuove lo screening dei pazienti a rischio e la medicina preventiva.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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