Il rischio di preeclampsia durante la gravidanza è ridotto se si segue una dieta di tipo mediterraneo. A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team dello Smidt Heart Institute presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles.
Lo studio ha preso in esame 7.798 donne della coorte del Nulliparous Pregnancy Outcomes Study: Monitoring Mothers-to-be, a cui fra il 2010 e il 2013 avevano partecipato 10.038 donne.
«Alle gestanti in attesa del primo figlio è stato chiesto durante la visita iniziale di completare un questionario semi-quantitativo concentrato sulle abitudini alimentari durante i tre mesi precedenti il concepimento, specificando in particolare il consumo di cibi e bevande comuni», esordisce Natalie Bello, coordinatrice dello studio e direttore del Centro di ricerca sull'ipertensione presso lo Smidt Heart Institute.
Le risposte delle partecipanti sono state classificate in base a 9 componenti della dieta mediterranea: verdura, frutta, noci, cereali integrali, legumi, pesce, rapporto tra grassi monoinsaturi e saturi, carni rosse e lavorate e alcol. In base ai dati raccolti è stato calcolato un punteggio dietetico individuale.
È così emerso che un punteggio elevato in termini di aderenza alla dieta mediterranea è associato a una riduzione del 21% delle probabilità di sviluppare complicanze della gravidanza. Il rischio di preeclampsia e diabete gestazionale si riducono rispettivamente del 28% e del 37%.
«Sono comunque necessari ulteriori studi a lungo termine per valutare se la promozione di una dieta in stile mediterraneo nel periodo del concepimento e durante la gravidanza può prevenire gli esiti avversi della gravidanza e ridurre il futuro rischio cardiovascolare», conclude Bello.
Anche uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association è giunto alle stesse conclusioni, sottolineando peraltro che l'effetto risulta particolarmente evidente fra le donne di colore.
«Gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di mortalità materna tra i paesi sviluppati, e la preeclampsia contribuisce ad esso. Dati questi rischi per la salute sia delle madri che dei loro figli, è importante identificare i fattori modificabili per prevenire lo sviluppo di tale patologia, specialmente tra le donne di colore, che sono a più alto rischio di questa grave complicanza. Purtroppo, la ricerca sui potenziali trattamenti per le donne ad alto rischio è limitata», spiega Anum Minhas, della Johns Hopkins University di Baltimora, che ha guidato il gruppo di lavoro.
Studi precedenti hanno mostrato che una dieta mediterranea è in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache negli adulti. Per questo, i ricercatori hanno deciso di valutarne gli effetti su un gruppo di 8.500 donne di diverse etnie e ad alto rischio di preeclampsia.
Nella quasi metà dei casi (47%) si trattava di donne di colore, il 28% era costituito da ispaniche e le restanti erano bianche o di altra etnia. Basandosi su interviste e questionari sull'alimentazione adottata, i ricercatori hanno creato un punteggio relativo alla dieta in stile mediterraneo.
Dai dati è emerso che il 10% delle partecipanti ha alla fine sviluppato la preeclampsia. Le donne che avevano qualsiasi forma di diabete e obesità pre-gravidanza hanno mostrato il doppio delle probabilità di sviluppare preeclampsia rispetto alle donne senza tali patologie.
Fra le donne che seguivano la dieta mediterranea è stata osservata una riduzione del rischio di oltre il 20%. Fra le donne nere - che mostravano i punteggi più bassi rispetto alla dieta mediterranea - il rischio era del 78%, molto più alto di quello delle donne non nere che aderivano più strettamente alla dieta in stile mediterraneo.
Fonti: JAMA Network Open 2022. Doi: 10.1001/jamanetworkopen.2022.48165
Jama Network Open
JAHA 2022. Doi: 10.1161/JAHA.121.022589
JAHA
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