Una ricerca canadese pubblicata su Jama Ophthalmology rivela l'effetto negativo delle sigarette elettroniche sugli occhi. Secondo i dati dei ricercatori della McGill University di Montreal, infatti, i ragazzi che usano sia le sigarette tradizionali che quelle elettroniche mostrano una probabilità più elevata di accusare problemi agli occhi come fastidi oculari, dolore, bruciore e prurito, oltre ad arrossamento, secchezza, offuscamento e mal di testa.
A queste conclusioni sono arrivati esaminando la frequenza e la gravità dei sintomi oculari in 4.351 giovani consumatori di sigarette elettroniche e sigarette tradizionali fra i 13 e i 24 anni.
I soggetti che riferivano di averle utilizzate negli ultimi 7 giorni accusava più sintomi rispetto a chi lo aveva fatto negli ultimi 30 giorni o ne aveva fatto un consumo abituale.
"I risultati - concludono i ricercatori - forniscono ulteriori ragioni affinché gli utilizzatori di sigarette elettroniche e sigarette tradizionali riducano il consumo di tabacco per prevenire o minimizzare i sintomi oculari".
Un altro studio pubblicato su Jama Network rivela invece l'effetto negativo delle sigarette elettroniche sulla salute orale degli svapatori. Lo studio dei ricercatori del National Institute of Dental and Cranio Facial Research (NIDCR) degli Stati Uniti lancia l'allarme sull'aumento del rischio di malattie gengivali, lesioni orali precancerose, escavazione ossea perialveolare, sfaldamento della dentina e/o perdita dei denti per carie o gengiviti, oltre a sanguinamento dopo l'uso dello spazzolino o del filo interdentale aumentato del 27%.
Durante lo studio sono stati seguiti circa 16.000 soggetti per 6 anni mettendo a confronto fumatori tradizionali e amanti delle e-cig. Le sigarette normali hanno mostrato un aumento del rischio del 33% di malattie gengivali e del 35-43% del rischio di perdita dei denti, mentre all'uso di sigari è associato un aumento del rischio di malattie precancerose.
Le sigarette elettroniche sarebbero ancora più pericolose per i denti perché i vapori aromatizzati entrati nel cavo orale vengono scomposti dai batteri della bocca per ricavarne una sovralimentazione quotidiana.
Si forma così un biofilm microbico buccale che porta allo sviluppo di un quadro infiammatorio cronico. Lo studio ha messo a confronto la salute orale di chi svapava da soli 5 mesi con quella di soggetti che fumavano da almeno 5 anni. È così emerso che, nonostante un'esposizione inferiore in termini temporali, nel gruppo dei primi l'infiammazione era simile a quella presente nel secondo gruppo. Ciò suggerisce l'accelerazione all'azione batterica data dalle e-cig.
L'intero microbiota del cavo orale va incontro ad alterazione, creando le basi per un ambiente che favorisce la crescita del patogeno opportunista Streptococcus mutans, noto per causare carie dentale.
Uno studio dell'Università di Orlando ha dimostrato che la crescita dello Streptococco mutans non risente affatto della scelta di lasciare il fumo tradizionale per quello elettronico, dimostrando al contrario di poter aderire con più forza ai cheratinociti buccali OKF6 che costituiscono la maggior parte dell'epitelio buccale.
Un altro studio pubblicato sul Journal of American Dental Association realizzato su 13.000 pazienti ha associato in maniera netta l'uso delle sigarette elettroniche al rischio di carie, affermando la necessità che l'abitudine vada considerata ormai uno dei fattori di rischio noti per l'insorgenza del disturbo.
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