Una ricerca pubblicata su Lancet Diabetes Endocrinology mostra gli effetti di un regime alimentare atto a ridurre l'indice e il carico glicemico. Secondo gli autori, gli effetti sulla salute sarebbero simili a quelle garantiti dalle raccomandazioni per aumentare l'assunzione di fibre e cereali integrali.
«Questo studio è stato condotto in risposta alla metanalisi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicata su The Lancet nel 2019, che concludeva indicando una scarsa rilevanza di GI e GL nell'incidenza di malattie croniche o mortalità », spiega il primo firmatario David Jenkins, professore di scienze della nutrizione alla Facoltà di Medicina dell'Università di Toronto.
Al contrario, alcune metanalisi indicavano un'associazione fra diete ad alto indice glicemico e aumento del rischio di diabete e malattie cardiovascolari. Una metanalisi del 2021 aveva mostrato gli effetti benefici delle diete a basso indice glicemico sui fattori di rischio cardiometabolico nei diabetici.
«Per chiarire l'argomento abbiamo valutato le associazioni tra GI, GL, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, tumori legati al diabete e mortalità per tutte le cause analizzando i dati di dieci grandi coorti di cui 6 nordamericane, una europea, due asiatiche e una internazionale», scrivono gli autori che hanno identificato un totale di 48 studi che riportavano associazioni tra GI o GL e indici prognostici di interesse: 34 (71%) su vari tumori, nove (19%) sulle malattie cardiovascolari, cinque (10%) sul diabete di tipo 2 e tre (6%) sulla mortalità per tutte le cause.
È così emerso che le diete ad alto GI si associano al diabete di tipo 2, alle malattie cardiovascolari, ai tumori legati al diabete e alla mortalità per ogni causa. Anche fra GL elevato, diabete e malattie cardiovascolari sono state osservate associazioni simili. Inoltre, il consumo di cereali integrali e ad alto contenuto di fibre mostra nei quattro indici prognostici principali riduzioni simili alle associazioni osservate con basso GI.
Commentando la ricerca, Gabriele Riccardi e Olga Vaccaro dell'Università Federico II di Napoli, scrivono: «Questi risultati supportano l'importanza sia di ridurre le escursioni glicemiche postprandiali sia dell'indice e del carico glicemico , insieme alle fibre e ai cereali integrali, come marcatori della qualità dei carboidrati nelle raccomandazioni dietetiche».
Fonte: Lancet Diabetes Endocrinology 2024. Doi: 10.1016/S2213-8587(23)00344-3
Lancet Diabetes Endocrinology
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