Le benzodiazepine aumentano il rischio di aborto spontaneo

Rischiosa la prescrizione dei farmaci per l'ansia e l'insonnia

Meglio evitare l'assunzione di benzodiazepine durante la gravidanza. A dirlo è uno studio dell'Ospedale Universitario Nazionale di Taiwan a Taipei diretto da Fei-Yuan Hsiao e pubblicato su Jama Psychiatry.
L'uso dei farmaci abitualmente prescritti per l'ansia e l'insonnia ha l'effetto di aumentare di poco meno del 70% il rischio di aborto spontaneo.
«Le sindromi ansiose e i disturbi del sonno sono comuni in gestazione e le benzodiazepine, dotate di proprietà ansiolitiche e ipnotiche, sono ampiamente prescritte alle donne incinte per il trattamento dell'ansia e dell'insonnia», scrivono gli autori.
I ricercatori si sono serviti degli archivi nazionali dei certificati di nascita e dell'assicurazione sanitaria, selezionando 3.067.122 gravidanze avvenute fra il 2004 e il 2018, di cui il 4,4% concluse con un aborto spontaneo. Le donne che avevano abortito sono state abbinate a coetanee che non avevano abortito e con una condizione di salute pregravidica sovrapponibile.
Gli autori hanno tenuto conto di genetica e ambiente familiare, scoprendo che l'assunzione di benzodiazepine in gestazione aumentava di quasi il 70% il rischio di aborto spontaneo. «Esaminando i singoli farmaci di questa classe abbiamo osservato la persistenza dell'associazione con l'aborto spontaneo, sebbene alcuni aumentassero il rischio più di altri. Per esempio, l'alprazolam aumenta le probabilità di 1,39 volte e il fludiazepam di 2,52 volte», afferma Hsiao, che conclude: «Il riscontro di un incremento delle probabilità di aborto associato all'uso di benzodiazepine in gestazione suggerisce che tali farmaci dovrebbero essere prescritti solo dopo aver valutato in modo approfondito il rapporto tra rischi e benefici per la madre e per la prole».

Fonte: Jama Psychiatry 2024. Doi: 10.1001/jamapsychiatry.2023.4912
Jama Psychiatry

23/01/2024 09:58:00 Andrea Sperelli


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