Un'epidemia di aviaria potrebbe esplodere attraverso un contagio guidato dal consumo di latte crudo. Lo rivela uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team dell'Università del Minnesota. Lo studio ha dimostrato che nei topi nutriti con latte di mucche infette da H5N1 si manifestano gravi sintomi legati all'influenza aviaria.
“Il latte crudo è altamente sospettato di trasmettere il virus H5N1 agli animaliâ€, ha affermato Michael Osterholm, direttore del Centro per la ricerca e la politica sulle malattie infettive dell'Università del Minnesota.
Concorda con il collega il patologo Thijs Kuiken dell'Erasmus Medical Center di Rotterdam, che ha studiato a lungo l'effetto del virus H5N1 sui mammiferi: “Sulla base del peso delle prove derivanti dalla nostra conoscenza di questo ceppo dell'H5N1, è probabile che le persone che bevono latte crudo da mucche infette contraggano una malattia sistemicaâ€, ha detto Kuiken al portale di settore “STATâ€.
L'autore dello studio Yoshihiro Kawaoka, insieme agli altri componenti del team, ha sperimentato due approcci per la pastorizzazione del latte.
Il primo approccio ha eliminato tutto il virus nel latte, mentre il secondo, che prevedeva il solo riscaldamento del latte per un breve periodo di tempo, ha consentito soltanto di ridurre la quantità di virus attivo nel latte, che quindi è consigliabile far bollire prima di consumarlo.
La conservazione del latte crudo contenente il virus a temperatura di frigorifero per diverse settimane ha permesso soltanto una lieve riduzione della quantità di virus attivo.
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