Cancro al colon, colonscopia dai 45 anni

Le nuove linee guida anticipano il ricorso all'esame

Meglio anticipare la prima colonscopia a 45 anni. Lo dicono le nuove linee guida dei Cdc americani per la prevenzione del tumore del colon. La decisione prende spunto dal fatto che questo tipo di neoplasia appare in deciso aumento fra i giovani adulti.
Le linee guida precedenti suggerivano l'uso della colonscopia dai 50 anni in su.
Le previsioni di un'analisi del Dana Farber Cancer Institute indicano però che entro il 2030 i tumori del colon e del retto raddoppieranno fra le persone sotto i 50 anni di età, diventando quindi la principale causa di morte per cancro in quella fascia d'età.
Uno studio americano conferma peraltro l'efficacia della colonscopia come strumento di screening per il cancro del colon-retto. La procedura riduce l'incidenza del tumore e i decessi causati dalla neoplasia.
La ricerca, pubblicata su Annals of Internal Medicine, è firmata dagli scienziati dei Veterans Affairs (VA)-Centers for Medicare & Medicaid Services. La colonscopia è associata a una riduzione del 61% della mortalità legata al cancro del colon retto.
"Le nostre stime di riduzione della mortalità legata al cancro del colon-retto sono simili a quelle di setting sanitari diversi, il che supporta la validità delle nostre scoperte", affermano gli autori dello studio, coordinati da Charles J. Kahi, del Roudebush VA Medical Center e dell'Indiana University di Indianapolis.
"Questi risultati confermano che l'esecuzione di colonscopie e lo screening per il cancro del colon riducono la mortalità legata a questo tumore e migliorano gli outcome dei pazienti", ha commentato Jeffrey Meyerhardt, direttore del Gastrointestinal Cancer Center presso il Dana-Farber Cancer Institute di Boston, non coinvolto nello studio.
Lo studio ha identificato 4964 casi di carcinoma del colon-retto diagnosticati fra il 1 gennaio 2002 e il 31 dicembre 2008. Tutti i casi erano stati diagnosticati a partire dai 50 anni, e i pazienti erano morti non prima del compimento dei 52 anni.
Questo campione è stato messo a confronto con un gruppo di controllo costituito da 19.856 pazienti senza carcinoma colorettale. L'età media della popolazione studiata era di 71,7 anni e il 99,3% del campione era di sesso maschile.
"Il nostro studio ha dimostrato che la colonscopia si è associata a una riduzione della mortalità legata al tumore del colon-retto di circa il 60% nel sistema sanitario VHA, anche se la riduzione è stata meno pronunciata nei tumori del colon destro", concludono Kahi e colleghi.
I ricercatori, tuttavia, si chiedono se la colonscopia sia effettivamente il miglior sistema diagnostico per il cancro del colon o se, al contrario, non possa essere preferibile la ricerca del sangue occulto nelle feci con metodo immunologico (test immunochimico fecale, FIT).
“I risultati non rispondono alla domanda se la colonscopia sia il miglior test di screening del cancro del colon-retto", concludono i ricercatori. "Dal punto di vista di qualsiasi grande sistema sanitario integrato, questo problema richiede non solo il confronto dell'efficacia a livello di paziente, ma anche considerazioni relative a costo, costo-efficacia, disponibilità e allocazione delle risorse e adesione dei pazienti".
“Ci sono diversi studi in corso che forniranno informazioni più definitive su quale test dovrebbe essere l'opzione di prima linea per lo screening del cancro del colon-retto", affermano gli i ricercatori.

20/05/2021 10:30:00 Andrea Sperelli


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