Due pazienti malati di Sla tornano a comunicare

Le possibilità offerte da un nuovo software

Parole semplici e brevi possono cambiare la qualità della vita di moltissime persone: attorno a questo concetto si muove tutto il percorso che ha portato alla nascita di BrainControl, un software che permette di decodificare alcuni pensieri, trasformarli in comandi e tradurli in risposte visibili su pc o tablet.
Due pazienti affetti da Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) hanno potuto verificare di persona i benefici derivanti da questo dispositivo basato sull'Intelligenza Artificiale e ideato da Liquidweb, pmi senese operante nel settore HCI (Human Computer Interface).
Il progetto, portato avanti negli ambulatori di Neurologia dell'Ospedale San Jacopo di Pistoia, ha dato ottimi e importanti risultati: i pazienti sono stati infatti in grado di rispondere a domande quali “Come stai?”, “Come ti senti?”, “Hai fame, sete, dolore?” o hanno espresso un proprio pensiero componendo frasi personalizzate ristabilendo così un contatto con il mondo esterno e con i propri cari.
A fare da supervisori durante i diversi incontri con i logopedisti e i trainer le dottoresse Chiara Sonnoli e Michela Grazzini, neurologa e pneumologa del Team dedicato alla Sla che opera nell'ambito della struttura complessa di neurologia diretta dal dottor Gino Volpi, il quale ha dichiarato che “questo è un ulteriore potenziamento della dotazione già presente nel nostro reparto per i pazienti con SLA in un programma che nella sua interezza comprende, oltre ad una stanza dedicata ed attrezzata con posti letto dotati di tecnologie e strumentazioni di avanguardia, figure professionali composte da medici, infermieri, fisioterapisti, neuropsicologi, dietologi che si occupano della presa in carico globale delle persone affette da questa malattia".
BrainControl BCI è pensato per persone con gravissime disabilità ma abilità cognitive sufficientemente integre: persone colpite da patologie quali tetraplegia, SLA, sclerosi multipla, distrofie muscolari, ma anche coloro che hanno subito danni cerebrali di origine ischemica o traumatica.
La soluzione BrainControl BCI è formata da un caschetto EEG, un software e un training personalizzato. “I sensori posizionati sul caschetto EEG indossato dal paziente - spiega la dottoressa Sonnoli - registrano le onde cerebrali attivate in seguito a un preciso pensiero (in particolare i pensieri su cui si basa sono uno di rilassamento ed uno di selezione/spinta) che vengono poi decodificate e riversate per mezzo del software su un dispositivo tipo tablet o pc per eseguire dei comandi o rispondere a delle domande”.
BrainControl prevede inoltre una versione specifica per persone che possono utilizzare alcuni movimenti residui come pupille, dita della mano, zigomo etc.

02/05/2022 16:45:00 Andrea Sperelli


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