Non esiste correlazione fra il rischio di ipoacusia neurosensoriale improvvisa e la vaccinazione anti-Covid. A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Otolaryngology-Head & Neck Surgery da un team del Finnish Institute for Health and Welfare di Helsinki guidato da Tuomo Nieminen, che spiega: «In seguito alla vaccinazione con il vaccino a mRNA BNT162b2 (Pfizer- BioNTech) sono state inviate segnalazioni di reazioni avverse spontanee di ipoacusia improvvisa, e uno studio di coorte basato sulla popolazione condotto in Israele ha mostrato un aumento dell'incidenza di ipoacusia neurosensoriale improvvisa. Tuttavia, la situazione rimaneva abbastanza confusa».
I ricercatori hanno analizzato i dati di 5,5 milioni di residenti finlandesi grazie a un registro nazionale. L'incidenza della malattia è stata confrontata con quella del periodo precedente alla pandemia. Per i 5,5 milioni di residenti finlandesi inclusi nello studio, il tempo di confronto comprendeva 6,5 milioni di anni-persona, il tempo di rischio primario 1,7 milioni di anni-persona e il tempo di rischio secondario 2,1 milioni di anni-persona.
Prima della pandemia, la diagnosi di ipoacusia neurosensoriale improvvisa riguardava 18,7 su 100.000 persone. Lo studio non ha evidenziato un aumento del rischio della malattia in seguito alla vaccinazione contro Covid-19.
In particolare, i rapporti del tasso di incidenza relativamente alle tre dosi del vaccino BNT162b2 erano 0,8, 0,9 e 1,0. Non è stata trovata, inoltre, alcuna associazione tra l'infezione da SARS-CoV-2 e un'aumentata incidenza di ipoacusia neurosensoriale improvvisa.
Il limite della ricerca riguarda soprattutto il fatto che i risultati si basano su codici diagnostici in cure specialistiche, e che quindi hanno necessità di essere confermati in altri contesti.
Fonte: JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery 2022. Doi: 10.1001/jamaoto.2022.4154
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