Una tecnica per eliminare il bisogno di insulina nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. È quello che promette di essere ReCet - Re-Cellularization via Electroporation Therapy -, la tecnica endoscopica della durata di 60 minuti con la quale vengono inviati impulsi elettrici controllati per modificare le strutture endoteliali della prima parte dell'intestino tenue.
La tecnica è stata sperimentata nel corso dello studio EMINENT, realizzato su 14 pazienti con diabete di tipo 2 e presentato alla Digestive Disease Week 2023 di Chicago.
Gli scienziati hanno valutato sicurezza, fattibilità ed efficacia della procedura associata alla somministrazione di semaglutide, un antidiabetico GLP1 agonista.
«Il diabete di tipo 2 viene di solito trattato con una varietà di farmaci, tenendo l'insulina come ultima risorsa», spiega Jacques Bergman, coordinatore dello studio e responsabile dell'endoscopia presso l'Amsterdam University Medical Center.
La terapia insulinica del diabete presenta alcune difficoltà oggettive: dal costo di alcuni farmaci al rischio di ipoglicemia, dall'aumento di peso alla necessità di assumere il farmaco tutti i giorni.
Per questo, i ricercatori hanno testato la procedura ReCet, basata sull'elettroporazione, fenomeno fisico che determina la permeabilizzazione delle membrane cellulari attraverso l'applicazione di impulsi elettrici per ablare lo strato superficiale della mucosa nell'intestino tenue.
«L'ipotesi di lavoro è che il ringiovanimento del rivestimento duodenale associato all'uso di semaglutide possa ridurre l'insulino-resistenza nel diabete di tipo 2, causa principale della malattia», riprende Bergman.
I risultati indicano che l'86% dei pazienti ha conservato un buon controllo glicemico senza insulina per un anno, il che suggerisce che il miglioramento sia dovuto alla procedura e non alla semaglutide.
«Questi risultati aprono la strada a studi controllati e randomizzati in doppio cieco per testare Re-Cet su casistiche più ampie», concludono gli autori.
Fonte: DDW 2023 - Abstract 1272
DDW
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293500 volte