Linee guida sulla debolezza neuromuscolare

Per la gestione respiratoria dei pazienti

Un gruppo di esperti dell'American College of Chest Physician ha redatto una nuova linea guida clinica per la gestione respiratoria dei pazienti affetti da debolezza neuromuscolare.
Il documento, apparso su Chest, include raccomandazioni sulla ventilazione attraverso boccaglio, sul passaggio alla ventilazione meccanica domiciliare, sulla gestione delle secrezioni salivari e sulle metodiche per la pulizia delle vie aeree.
«Lo scopo del documento è di standardizzare e migliorare l'assistenza ai pazienti neuromuscolari, che sviluppano progressivamente una debolezza dei muscoli respiratori che porta inizialmente a ipoventilazione notturna e incapacità di mobilizzare le secrezioni e successivamente a un'insufficienza respiratoria ingravescente che può condurre a morte», spiega Akram Khan, professore associato di malattie respiratorie all'Oregon Health & Science University e coautore della linea guida.
Gli esperti hanno realizzato una revisione sistematica sulla gestione respiratoria dei pazienti con malattie neuromuscolari (NMD). Il documento offre le seguenti indicazioni: NMD e insufficienza respiratoria cronica, si consiglia di utilizzare la ventilazione non invasiva (NIV) per il trattamento; nei pazienti con NMD che richiedono NIV, è opportuno personalizzare il trattamento NIV per raggiungere gli obiettivi di ventilazione; a fronte di un aumentato rischio di insufficienza respiratoria, è bene eseguire i test di funzionalità polmonare almeno ogni 6 mesi in base al decorso della specifica NMD; in presenza di NMD e scialorrea, si suggerisce l'impiego di un farmaco anticolinergico come terapia di prima linea, che andrebbe proseguita solo se ci sono benefici percepiti.
«Nonostante la limitata evidenza sulla gestione respiratoria nella NMD, basata sulla sclerosi laterale amiotrofica, abbiamo scoperto che i test di funzionalità polmonare ogni 6 mesi possono essere utilizzati per iniziare la NIV quando clinicamente indicato e che un approccio individualizzato alle impostazioni della NIV può giovare ai pazienti con insufficienza respiratoria cronica e disturbi respiratori del sonno correlati alla NMD. E quando le risorse lo consentono, la polisonnografia o l'ossimetria notturna possono aiutare a guidare l'inizio della NIV», conclude Khan.

Fonte: Chest 2023. Doi: 10.1016/j.chest.2023.03.011
Chest

21/04/2023 12:20:00 Andrea Sperelli


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