Ogni giorno il nostro sistema immunitario lavora per scongiurare infezioni e attacchi esterni rivolti verso il nostro organismo. A volte, deve compiere qualche sforzo in più quando deve reagire a disturbi come l'influenza, che in inverno blocca milioni di italiani a letto. Se si vuole sostenere il suo naturale funzionamento, è bene evitare che le difese immunitarie si abbassino, ma come si può fare?
Come funziona il sistema immunitario
A proteggerci dalle sostanze potenzialmente pericolose per il nostro corpo c'è un sistema efficientissimo fatto di numerosi elementi: cellule, tessuti, organi, ma anche meccanismi fisici e chimici che impediscono ai microbi e alle impurità di entrare senza sforzi nell'organismo. Basti pensare a una barriera tanto semplice quanto essenziale come la pelle o al muco che riveste le mucose del naso e che imbriglia, oltre alla polvere, i germi.
Sono due, in particolare, le tipologie di immunità che, coordinate tra loro, si adoperano per tenere lontane e neutralizzare le sostanze esterne:
- l'immunità innata
- l'immunità acquisita
L'immunità innata è in attività fin dalla nascita e ne fanno parte anche quelle barriere che cercano di limitare l'ingresso dei patogeni: sudore, lacrime, sebo, muco e sostanze acide nello stomaco e nella vagina, per esempio. La risposta infiammatoria è in questo caso aspecifica: si attiva indistintamente dal tipo di antigene (la sostanza pericolosa) ed è piuttosto rapida. L'immunità acquisita invece garantisce una risposta immunitaria specifica, perché nel tempo impara a conoscere e a riconoscere gli agenti sgraditi: la reazione, quindi, è guidata dal virus, batterio o altro germe che sta cercando di infettare l'organismo. Questo tipo di immunità cambia con gli anni ed è per questo che i bambini molto piccoli si ammalano più spesso degli adulti: il loro sistema immunitario deve semplicemente “allenarsi†e costruire una sorta di memoria.
Il sistema immunitario funziona grazie a cellule, come i globuli bianchi; a tessuti con funzioni immunitarie, come quello che riveste il nostro intestino; a organi detti linfoidi, come il midollo osseo, il timo, la milza. A supportarlo c'è infatti anche la fitta e ramificata rete del sistema linfatico.
I sintomi delle difese immunitarie basse
Quando il sistema immunitario è indebolito, ci sono dei sintomi che ci aiutano a riconoscere che forse c'è bisogno di un sostegno in più:
- raffreddore, mal di gola e febbre frequenti
- tempi di guarigione lunghi
- difficoltà a rimanere concentrati
- stanchezza diffusa
- dolori muscolari
- segni sulla pelle
- disturbi intestinali
Le cause dell'abbassamento delle difese
Il sistema immunitario può non funzionare a dovere: succede per cause patologiche, talvolta anche gravi, ma anche per abitudini non adeguate che possiamo migliorare. Vi rientrano:
- alimentazione scorretta
- troppo fumo e alcol
- scarsa attività fisica
- poco sonno
- situazioni di stress
Diversamente, le malattie che rendono inefficace il sistema difensivo rendendolo poco o troppo reattivo sono:
- le malattie autoimmuni
- alcuni farmaci
- le immunodeficienze
Anche l'avanzare dell'età implica una minore reattività delle difese.
Possiamo rafforzare le difese immunitarie?
Le difese immunitarie, quando agiscono senza intoppi, non hanno bisogno di essere potenziate. Anzi, il sistema immunitario non dovrebbe essere continuamente sollecitato, perché si corre il rischio di uno stato di infiammazione prolungato e dannoso, come accade a causa dello stress cronico. Si potrebbe dire, piuttosto, che possiamo svolgere una vita che faciliti il buon funzionamento del sistema immunitario e che è lecito farsi aiutare dagli integratori alimentari quando c'è più bisogno. Quali rimedi adottare per sostenere le difese immunitarie, quindi?
Porre attenzione all'alimentazione
Nel nostro intestino si trova una grandissima percentuale di cellule del sistema immunitario, un elemento che già ci fa comprendere gli effetti che può avere mangiare correttamente piuttosto che nutrirsi in maniera non adeguata. Andrebbero limitati i cibi troppo processati e pronti, ma anche quelli ricchi di grassi e sale; il consumo di carne rossa dovrebbe essere saltuario, così come quello di zuccheri raffinati, che riducono l'attività difensiva dell'organismo e possono dare luogo a stati infiammatori. Vanno scelti invece frutta e verdura di stagione, proteine da fonti non animali (come i legumi) e il pesce contenente omega-3. Le fibre andrebbero ricavate dall'assunzione di cereali integrali, anche sotto forma di pane o pasta.
Un aiuto dagli integratori delle difese immunitarie
Se si verificano carenze nutrizionali, è da valutare l'uso di
integratori per le difese immunitarie, su consiglio anche del medico o del farmacista. Questi prodotti apportano in maniera concentrata e diretta quei nutrienti che, se mancano, possono influire sull'attività del sistema immunitario. Solitamente le componenti annoverano vitamine come la A, la C e la E, ma anche sali minerali quali lo zinco e il selenio. Talvolta possono contenere sostanze di cui sono note le proprietà antiossidanti, come lattoferrina e resveratrolo.
Fumo e alcol nemici delle difese
Il fumo, a causa della sua azione nociva nei confronti dell'apparato respiratorio, rende chi ne fa uso più suscettibile a contrarre infezioni. Il sistema immunitario ne risente perché le sostanze contenute nelle sigarette, come catrame e agenti ossidanti, compromettono la capacità del muco di intrappolare i microrganismi e aumentano l'infiammazione dei tessuti. A essere intaccata è anche l'azione meccanica delle ciglia che rivestono particolari cellule della mucosa respiratoria, che in condizioni fisiologiche spingono verso l'esterno impurità , virus e batteri. Sugli effetti dell'alcol sul sistema immunitario gli studi cercano ancora di fare chiarezza: sembrerebbe che bere alcolici riduca, anche se temporaneamente, la produzione di citochine, molecole coinvolte nella risposta immunitaria.
Sedentarietà : dannosa non solo per le difese
Fare scarsa attività fisica ha gravi ripercussioni sul nostro organismo: ci espone a un maggior rischio di stipsi, di obesità , di diabete, di malattie cardiovascolari e persino di tumori. Non solo: muoversi stimola la produzione di globuli bianchi (o leucociti), tra i quali rientrano gli imprescindibili linfociti T e B, coinvolti nello sviluppo degli anticorpi e in generale nel sistema di difesa. Praticare uno sport o semplicemente concedersi qualche passeggiata all'aperto migliora inoltre l'umore e ci permette di ottenere la vitamina D che ci occorre.
Dormire ci aiuta a guarire
La mancanza di sonno - lo dice la scienza - rischia di danneggiare il nostro sistema immunitario, che così è meno reattivo verso virus e batteri. È mentre dormiamo che produciamo citochine, indispensabili per contrastare le infezioni; dormire poco rallenta per di più la guarigione.
Stress e infiammazione
Lo stress è un meccanismo di difesa del nostro organismo: ci aiuta a fuggire da situazioni pericolose e a essere pronti a combattere. Purtroppo, però, lo stress può divenire cronico, quando si è costantemente sollecitati da condizioni che preoccupano o rendono la vita frenetica, senza il tempo per il recupero. Questo può determinare uno stato infiammatorio e una riduzione dell'attività di reazione alle sostanze estranee. Cosa fare? Limitare, quando possibile, quei contesti che ci generano disagio e pensieri negativi, concedersi le giuste ore di riposo e soprattutto di svago, coltivando anche la socialità e gli hobby. Lo sport aiuta perché rilascia endorfine e serotonina, mentre se si notano difficoltà più serie è raccomandato rivolgersi a uno psicoterapeuta.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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