La TEER - procedura mininvasiva transcatetere edge-to-edge per la riparazione delle valvole mitrali - si è mostrata sicura ed efficace in quasi il 90% dei pazienti, stando ai risultati di uno studio apparso su Jama.
«Il trattamento ha avuto successo in quasi 9 pazienti su 10 in cui TEER è stato utilizzato per riparare la valvola mitrale, nonostante l'età avanzata e le significative comorbilità di questi pazienti», afferma Raj Makkar, del Cedars-Sinai Medical Centre di Los Angeles, autore principale dello studio.
I ricercatori si sono serviti dei dati del Transcatheter Valve Therapy (TVT) Registry, un database gestito congiuntamente dalla Society for Thoracic Surgery e dall'American College of Cardiology.
Sono stati analizzati 19.088 pazienti sottoposti a TEER per rigurgito degenerativo isolato della valvola mitrale da moderato a grave tra gennaio 2014 e giugno 2022. L'endpoint primario dello studio era il controllo del rigurgito mitralico, inteso come rigurgito mitralico residuo moderato o migliore senza restringimento della valvola mitrale. Ulteriori endpoint includevano la morte durante il ricovero in ospedale, entro 30 giorni ed entro un anno dalla procedura.
I pazienti avevano un'età media di 82 anni. Il controllo del rigurgito mitralico è stato dimostrato nell'88,9% dei pazienti. A 30 giorni, l'incidenza di morte è stata del 2,7%, quella dell'ictus dell'1,2%, e il reintervento della valvola mitrale è stato necessario nello 0,97% dei casi.
Il tasso di mortalità più basso è stato osservato nei pazienti con rigurgito mitralico lieve. «Per i pazienti ad alto rischio per un intervento chirurgico in aperto, TEER con dispositivo MitraClip è un'opzione terapeutica significativa. Tutti i pazienti trattati al Cedars-Sinai incontrano un cardiologo interventista e un cardiochirurgo prima di prendere una decisione terapeutica. Una discussione del team cardiologico è essenziale per i pazienti che decidono tra un intervento chirurgico o un approccio interventistico e abbiamo bisogno di studi randomizzati per poter arrivare correttamente informati a queste decisioni importanti», concludono gli autori.
Fonte: JAMA 2023. Doi: 10.1001/jama.2023.7089
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