La dearterializzazione emorroidaria transanale metodo THD è una tecnica innovativa per trattare la malattia emorroidaria.
Questa tecnica prevede l'accurata identificazione delle arterie emorroidarie mediante Doppler e la loro legatura a livello del retto inferiore.
Nei pazienti con prolasso muco-emorroidario può essere realizzata una mucopessia.
Da settembre 2005 a gennaio 2010, presso l'Istituto di Clinica Chirurgica dell'Università Cattolica S. Cuore di Roma, sono stati sottoposti al THD 300 pazienti con malattia emorroidaria, il 7,6% di grado II, il 82,7% di grado III, il 9,6% di IV grado.
L'anestesia ha previsto una sedazione per via endovenosa, sostenuta da analgesia.
In tutti i pazienti la dearterializzazione è stata eseguita a livello di 6 arterie identificate, mentre una mucopessia maggiore è stata realizzata nel 32,9% dei casi.
Tra le complicanze osservate, un'emorragia post-operatoria che abbia richiesto emostasi chirurgica si è verificata nel 1,2% dei casi, mentre una trombosi emorroidaria nel 2.3%.
Il dolore post-operatorio è stato sempre transitorio (entro 7 giorni) ed in nessun caso cronico.
Non è mai stata osservata incontinenza fecale, di alcun grado.
Nel follow-up il 10.5% dei pazienti ha manifestato un lieve prolasso.
Nel complesso, il controllo a lungo termine del sanguinamento e del prolasso è stato ottenuto, rispettivamente, nel 93,5% e nell'89,5% dei pazienti. Il ricorso ad un reintervento si è reso necessario nel 4.3% dei casi trattati.
Il metodo THD risulta essere una procedura molto efficace per il trattamento di emorroidi, caratterizzata da bassa incidenza di morbilità e sequele croniche.
Autori: Ratto C., Parello A., Donisi L., Litta F., Doglietto G.
Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
da 112° Congresso SIC 2010
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293660 volte