Non bisogna aspettare per sostituire la valvola aortica nei pazienti che presentano una stenosi. Lo afferma una ricerca pubblicata su Open Heart da scienziati del Norfolk and Norwich University Hospital e della Norwich Medical School, University of East Anglia.
«Stiamo parlando di una delle valvulopatie più comuni e gravi, causata da un restringimento dell'apertura della valvola aortica. Una volta che i pazienti sviluppano sintomi come affanno o dolore toracico, le linee guida raccomandano di sostituire la
valvola ristretta. Ma molti pazienti con stenosi aortica non hanno sintomi anche quando hanno un grave restringimento della valvola e quindi non sono teoricamente ancora idonei alla sostituzione».
I ricercatori hanno realizzato una revisione sistematica e una metanalisi mettendo a confronto l'intervento precoce con la gestione conservativa nei pazienti con stenosi aortica grave asintomatica.
Dopo aver esaminato i dati degli studi disponibili per un totale di 3.798 pazienti coinvolti, i ricercatori hanno scoperto che l'intervento precoce è associato a un rischio più basso di decesso e di ricovero in ospedale per insufficienza cardiaca.
Secondo gli autori, nel momento in cui compaiono i primi sintomi in realtà il danno al muscolo cardiaco è già irreversibile. Ciò può portare a una prognosi peggiore e a esiti avversi anche dopo un intervento effettuato con successo, e quindi il tempismo nell'intervento sulla valvola aortica è cruciale. «Ci auguriamo che i nostri risultati possano annunciare l'inizio di un cambiamento nella gestione dei pazienti con stenosi aortica, consentendo un maggior numero di interventi su persone ancora asintomatiche», concludono i ricercatori.
Fonte: Open Heart 2022. Doi: 10.1136/openhrt-2022-001982
Open Heart
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