La teranostica per il cheratocono

Studio indica l'efficacia di una terapia basata sulla teranostica

Un nuovo studio presentato al congresso della European Society of Cataract and Refractive Surgeons di Vienna mostra l'efficacia di una terapia basata sulla teranostica per il cheratocono.
Si tratta di una patologia degenerativa oculare che colpisce la cornea di solito in età giovanile, fra i 10 e i 20 anni, provocando una perdita progressiva della vista e causando in molti casi la necessità di un trapianto di cornea.
La tecnologia ideata e sviluppata dal team della startup italiana Regensight e basata sul cross linking corneale, opzione terapeutica tesa a rinforzare la cornea tramite l'azione della riboflavina (vitamina B2), apre l'era della medicina personalizzata, predittiva e di precisione in oftalmologia.
"L'introduzione della teranostica - dichiara Marco Lombardo, medico oculista, Ceo e co-fondatore della MedTech Company italiana - guiderà l'intervento terapeutico dell'oftalmologo al fine di arrestare la progressione della malattia con precisione migliorando la qualità di vista ai pazienti".
Dai primi risultati emerge la capacità della teranostica di stabilizzare la patologia corneale migliorando allo stesso tempo la qualità visiva dei pazienti arruolati nello studio clinico.
Alla base c'è un dispositivo provvisto di un programma computerizzato di teranostica con il quale si rende possibile l'analisi non invasiva della concentrazione della riboflavina nella cornea allo scopo di verificare in tempo reale i risultati del trattamento di cross-linking del cheratocono. La nuova tecnologia di cura del cheratocono sarà disponibile al termine dello studio clinico di convalida nel 2024.

25/09/2023 12:40:00 Andrea Sperelli


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