I diverticoli sono formazioni cave a forma di sacco, anormale e poste in comunicazione con l’apparato digerente. In pratica sulla parete del tratto digestivo si formano come dei sacchetti estroflessi, che rimangono collegati ad esso attraverso una stretta apertura, chiamata colletto. Presenti soprattutto sulla parete nell'ultimo tratto del colon ( detto sigma) possono più raramente manifestarsi anche nell'esofago e nello stomaco.Il diverticolo di Meckel è una malformazione congenita che ha origine dall'intestino tenue e viene di solito scoperta casualmente perché, se non provoca complicazioni nei bambini più piccoli (per esempio, emorragia, occlusione, perforazione), rimane per lo più asintomatica per tutta la vita. Questo diverticolo è stato descritto per la prima volta nel 1809 da Meckel ed è stato identificato come un residuo del canale onfalomesenterico. Nell'embrione questo canale mette in comunicazione il sacco vitellino con l'abbozzo dell'intestino primitivo. Normalmente il canale si oblitera e viene rapidamente riassorbito, mentre in alcuni casi persiste in tutto o in parte. Si tratta di un diverticolo vero congenito (cioé sono rappresentate tutte le tuniche della parete intestinale) ed è localizzato nella porzione terminale del tenue entro circa 90 cm dalla valvola ileo-ciecale con una disposizione antimesenterica e con un impiano a 90° sull'ansa del tenue. In un 10% dei casi viene repertato anche in posizione più prossimale. Se non si infiammano causando la diverticolite sono asintomatici e non detestano problemi.La loro presenza, chiamata diverticolosi, interessa più del 50% della popolazione oltre i 60 anni ma non da alcun disturbo, tant'è che la maggior parte della popolazione colpita da diverticolosi spesso non si accorge della malattia.
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