Il botulismo è una malattia causata da un'intossicazione alimentare, provocata dall'ingestione di alimenti nei quali è presente la tossina del Clostridium botulinum.
I sintomi compaiono 12-36 ore dopo l'ingestione. In generale più i sintomi compaiono precocemente più la malattia è grave.
Il quadro clinico è caratterizzato da pupille fisse, dilatate, mucose secche, paralisi muscolare progressiva, che parte dal capo e va verso le braccia, ed elevata mortalità.
I sintomi sono quelli tipici dell'avvelenamento, con nausea, vomito, in circa un terzo dei pazienti. Sono pure sintomi precoci le vertigini, l'astenia e i capogiri, anche se non sono tipici. Un sintomo abbastanza tipico è la secchezza della bocca e della gola, dovuti alla paralisi, muscolare (motoria) o ghiandolare (secretoria).
La particolarità è l'assenza di anomalie nelle analisi cliniche.
Il botulismo può essere lieve con manifestazioni subcliniche oppure fulminante e portare alla morte nel giro di 24 ore.
Ai primi segni di rigidità cefalica e facciale è necessaria una tracheotomia immediata e il ricovero d'urgenza in reparto di rianimazione, somministrando ossigeno in sovrapressione durante il tragitto, praticando la rianimazione se necessario. Poi l'uso del polmone d'acciaio o altri mezzi di respirazione assistita, salvano la vita.
È necessario sottolineare che esistono altre due forme principali di botulismo: il botulismo infantile, provocato dall'ingestione delle spore batteriche che successivamente si sviluppano nell'intestino e producono la tossina, e la forma più rara di botulismo causata dall'infezione delle ferite.
Il trattamento farmacologico prevede la somministrazione di lassativi per eliminare la tossina non ancora assorbita e di un'antitossina specifica di tipo A e di tipo B e di tipo E in una unica dose. Va eseguita la profilassi dei parenti contaminati anche se asintomatici.
I miglioramenti sono rapidi e si hanno entro una settimana, mentre la debolezza generale, la stitichezza e le anomalie oculari persistono per settimane ed anche per parecchi mesi.
Si ha una mortalità del 60-70% (elevata) nel botulismo di tipo A negli USA. In Europa è più presente il tipo E che ha una mortalità minore, del 10-30%. Però il tipo E ha prodotto epidemie che hanno colpito quelle popolazioni che consumano pesce crudo, alle latitudini nordiche come i giapponesi, i canadesi e gli Inuit, con una mortalità del 30-50% dei casi totali colpiti.
Con la diagnosi precoce, il trattamento intensivo e l'uso di antitossine polivalenti la mortalità viene ridotta.
Quando il paziente ha superato la fase paralitica la prognosi per una guarigione completa è favorevole.
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