Nefrostomia percutanea
Di Admin (del 26/03/2013 @ 11:37:42, in Lettera N, visto n. 23483 volte)
E’ una procedura che consiste nella puntura delle cavità renali attraverso la cute della regione lombare, sotto controllo ecografico, per realizzare una comunicazione stabile tra le cavità renali e la superficie corporea per mezzo di un catetere in materiale soffice da connettere ad un raccoglitore.
Il catetere nefrostomico può essere raccordato ad una comune sacca di raccolta per le urine oppure dei sacchetti raccoglitori adesivi che vengono posizionati direttamente sulla cute.
INDICAZIONI
Si ricorre alla nefrostomia percutanea:
In caso di ostruzione ureterale acuta o cronica determinante insufficienza renale, allorchè tale ostruzione non sia superabile con manovre endoscopiche per via retrograda; e in particolare quando si sospetti una infezione renale associata all’ostruzione.
In caso di ostruzione cronica come manovra preliminare al fine di eseguire una corretta valutazione funzionale del rene.
Quale tempo preliminare per l’allestimento del tramite per l’esecuzione di manovre endoscopiche sulle alte vie urinarie per via percutanea (frantumazione e/o rimozione di calcoli, incisione del giunto pielo-ureterale, trattamento di neoplasie pielocaliciali superficiali e di basso grado, ecc);
La procedura, che richiede da 15 a 30 minuti, si fa in anestesia locale; se le indicazioni al posizionamento non sono urgenti, ma si tratta di una nefrostomia in elezione, per ridurre al minimo il rischio di sanguinamento, è opportuno sospendere eventuali farmaci anticoagulanti (es. aspirinetta, coumadin etc) e sostituirli con eparine a basso peso molecolare almeno una settimana prima.
COMPLICANZE
Possono essere legate alla puntura del rene o alla permanenza del catetere nefrostomico. Quelle legate alla puntura renale sono riconducibili a possibili ematomi perirenali (2-3%), perforazione intestinale (1,5%), stravaso di urina attorno al rene (0.5%)
Quelle legate alla permanenza del catetere sono: l’ostruzione e la dislocazione del catetere nefrostomico, che richiedono entrambe la sostituzione con una nuova nefrostomia se non è possibile recuperare il tramite. Un’altra complicanza rara è l’allergia all’anestetico locale, o al mezzo di contrasto usato durante la procedura.
ATTENZIONI DA PORRE ALLA DIMISSIONE
Il paziente ed i suoi familiari sono istruiti al fine di una corretta gestione del catetere nefrostomico ed in particolare per quanto concerne le manovre atte a sostituire le sacche di raccolta adesive. Il paziente è dimesso con una copertura antibiotica.
Nella nefrostomia definitiva viene programmata la sostituzione periodica del catetere nefrostomico.
COME COMPORTARSI IN CASO DI COMPLICANZE INSORTE DOPO LA DIMISSIONE
In caso di febbre il paziente dovrà rivolgersi al proprio medico di fiducia. In caso di febbre resistente e in caso di malfunzionamento del drenaggio nefrostomico è consigliabile far riferimento al centro ove è stata effettuata la procedura.
CONTROLLI
Nella nefrostomia transitoria il catetere viene rimosso dopo un periodo stabilito caso per caso. Nella nefrostomia definitiva va programmata la sostituzione periodica del catetere nefrostomico e la cadenza dei controlli della funzionalità renale oltre che della malattia di base che ha reso necessaria la nefrostomia.
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