In ambito psichiatrico la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella preferenza erotica da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non lo sono ancora, cioè in età pre-puberale. Il limite di riferimento di età varia da persona a persona (poiché ogni individuo raggiunge la maturità sessuale in tempi diversi), ma oscilla generalmente tra gli 11 e 13 anni.
La psichiatria e la criminologia distinguono i pedofili dai child molester (molestatori o persone che abusano di bambini) poichè le due categorie non sono sempre coincidenti. La pedofilia è una preferenza sessuale dell'individuo o un disturbo psichico. La pedofilia definisce l'orientamento della libido del soggetto, non un comportamento oggettivo. Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia.
L'attrazione sessuale - in qualche misura - verso i bambini non è sufficiente per la diagnosi di pedofilia.
Il Manuale Diagnostico DSM IV-TR definisce pedofili solo quelle persone, aventi più di 16 anni, per le quali i bambini o le bambine costituiscono l'oggetto sessuale preferenziale, o unico. Occorre inoltre che il sintomo persista in modo continuativo per almeno 6 mesi. Non si considera pedofilia il caso in cui la differenza di età tra gli individui sia minore di circa 7 anni. Non sono da considerare pedofili i soggetti attratti principalmente da persone in fasce di età pari o superiori ai 12 anni circa, purché abbiano già raggiunto lo sviluppo puberale: l'attrazione per gli adolescenti è definita con i termini poco usati efebofilia e ninfofilia o «sindrome di Lolita».
Il criterio psichiatrico DSM prevede diverse specificazioni, la pedofilia può essere: di Tipo Esclusivo (attratto solo da bambini/e) oppure di Tipo Non Esclusivo (persona attratta anche da persone adulte); di Tipo Differenziato (attrazione solo per uno dei due sessi) oppure di Tipo Indifferenziato.
L'attrazione per bambini maschi risulta mediamente più resistente fra i child molester: il tasso di recidiva dei soggetti attratti da bambini è circa doppio di quelli attratti da bambine. Tali aspetti sono anche meglio dettagliati nell'ambito della psicopatologia sessuale dei Sexual Offender, vale a dire di quella categoria di persone che a motivo della loro compulsività sessuale rientrano nelle casistiche giudiziarie e attuano comportamenti che vengono riconosciuti come penalmente rilevanti.
Il Tipo Indifferenziato inoltre sembra essere mediamente più grave del Tipo Differenziato.
Vi è inoltre una forma di pedofilia limitata all'incesto (interesse rivolto solo a figli/e o a fratelli/sorelle).
La diffusione dei reati di pedofilia è considerata elevatissima.
Il 10-30% circa dei bambini subisce molestie sessuali entro i 18 anni. L'attrazione del pedofilo può essere rivolta sia verso i bambini sia verso le bambine, ma sembra che queste ultime siano le vittime più frequenti (88%).
Sino a oggi le condanne per pedofilia hanno riguardato solo 40 casi su 4000.
Secondo i dati raccolti da Telefono Azzurro e pubblicati nel Rapporto Nazionale sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza, quasi il 60% degli abusi su minori avviene in famiglia. Nel panorama internazionale emerge che in Francia e in Inghilterra i minorenni vittime di abuso sessuale sono molto più numerosi, ma ciò che preoccupa in Italia è il "sommerso": è probabile, infatti, che alcune situazioni di abuso non arrivino alla denuncia.
Occorre a tal riguardo tener sempre ben chiaro a mente che, secondo le disposizioni di legge attualmente vigenti in Italia, l'intrattenere da parte d'un adulto un qualsiasi tipo di contatto intimo con minori di 14 anni è severamente proibito[4] anche fosse consenziente; l'età minima a 13 anni riguarda invece esclusivamente i rapporti sessuali tra coetanei: 14 anni è inoltre anche l'età richiesta per le relazioni omosessuali. L'età può salire anche fino a 18 però quando l'adulto ha una posizione di autorevolezza o potere sul minore (e che abusi di ciò), un insegnante ad esempio (Vedi sotto in sezione "Aspetti normativi").
Nel caso in cui gli atti sessuali avvengano consenzientemente in cambio di denaro o altra utilità economica con un minore di 18 anni si ha il reato di Prostituzione minorile (Art. 600-bis, comma 2 c.p.).
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