L'aloe è una pianta succulenta perenne a portamento arbustivo.
È una pianta autosterile, si riproduce perciò solo con l'impollinazione incrociata, in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.
Da millenni l'aloe viene utilizzata per le sue proprietà, ma un suo sfruttamento di natura farmaceutica parte soltanto nel 1959, quando un farmacista americano, Bill Coats, mise a punto un procedimento per dar vita a una commercializzazione senza più problemi di ossidazione e fermentazione.
Tra le varie proprietà mediche riconosciute, l'aloe:
1) stimola la crescita dell'epitelio sulle ferite;
2) dona un senso di energia e di benessere generale;
3) ha proprietà cicatrizzanti e antiinfiammatorie;
4) dà sollievo in caso di ustione;
5) favorisce l'idratazione dell'epidermide;
6) dà sollievo in caso di prurito e presenta qualità analgesiche.
Le uniche controindicazioni riguardano la presenza al suo interno dell'aloina, una sostanza con effetto lassativo e irritativo del colon che si ritiene abbia anche un potere abortivo in caso di gravidanza.
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