Pesca
Di salute (del 06/10/2007 @ 14:36:37, in Lettera P, visto n. 1257 volte)
Il pesco (Prunus persica vulgaris) pare sia stato coltivato per la prima volta in Cina, più di cinquemila anni fa. Dalla Cina si diffuse poi in Asia centrale (Siria e Persia, da cui il nome prunus persica) e raggiunse la Grecia e l'Italia (nel I secolo a.C.). Attualmente la Cina rimane uno dei principali produttori di pesche a livello mondiale; in Italia si producono due milioni di tonnellate di pesche (il totale mondiale è di undici milioni), soprattutto in Campania ed Emilia Romagna. La pesca è sicuramente un simbolo dell'estate. Arriva sulle nostre tavole nel periodo che va da maggio a settembre e, grazie all'alto contenuto d'acqua, alla succosità, al gusto delicato, viene particolarmente apprezzata per le sue proprietà dissetanti. A parte questo, non ha doti nutritive particolarmente significative. Le pesche mature vanno consumate subito, altrimenti possono essere conservate in frigorifero al massimo per tre o quattro giorni. I frutti non ancora maturi possono invece essere conservati anche per due settimane. In ogni caso la pesca va consumata a temperatura ambiente; è anche importante lavarla sempre prima di mangiarla, perché la peluria esterna potrebbe trattenere sostanze nocive. Sul mercato possiamo trovare pesche a polpa gialla e a polpa bianca. Le prime sono reperibili da maggio a settembre (elegant lady, fayette, flavorcrest, glohaven, maycrest, O'henry, redhaven, spring lady, springbelle, springcrest, suncrest), le seconde da giugno a settembre (duchessa d'Este, iris rosso, K2, Maria bianca, Maria delizia, Michelini, Paola Cavicchi). INFO AL. - Carboidrati: 5,8; proteine: 0,8; grassi: 0,1; acqua: 90,7; calorie: 24. Parte edibile: 91; calorie al lordo: 26.