Il pesco (Prunus persica vulgaris) pare sia stato coltivato per la prima volta in Cina, più di cinquemila anni fa. Dalla Cina si diffuse poi in Asia centrale (Siria e Persia, da cui il nome prunus persica) e raggiunse la Grecia e l'Italia (nel I secolo a.C.). Attualmente la Cina rimane uno dei principali produttori di pesche a livello mondiale; in Italia si producono due milioni di tonnellate di pesche (il totale mondiale è di undici milioni), soprattutto in Campania ed Emilia Romagna.
La pesca è sicuramente un simbolo dell'estate. Arriva sulle nostre tavole nel periodo che va da maggio a settembre e, grazie all'alto contenuto d'acqua, alla succosità, al gusto delicato, viene particolarmente apprezzata per le sue proprietà dissetanti. A parte questo, non ha doti nutritive particolarmente significative. Le pesche mature vanno consumate subito, altrimenti possono essere conservate in frigorifero al massimo per tre o quattro giorni. I frutti non ancora maturi possono invece essere conservati anche per due settimane.
In ogni caso la pesca va consumata a temperatura ambiente; è anche importante lavarla sempre prima di mangiarla, perché la peluria esterna potrebbe trattenere sostanze nocive. Sul mercato possiamo trovare pesche a polpa gialla e a polpa bianca. Le prime sono reperibili da maggio a settembre (elegant lady, fayette, flavorcrest, glohaven, maycrest, O'henry, redhaven, spring lady, springbelle, springcrest, suncrest), le seconde da giugno a settembre (duchessa d'Este, iris rosso, K2, Maria bianca, Maria delizia, Michelini, Paola Cavicchi).
INFO AL. - Carboidrati: 5,8; proteine: 0,8; grassi: 0,1; acqua: 90,7; calorie: 24.
Parte edibile: 91; calorie al lordo: 26.
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