Pillola del giorno dopo
Di Admin (del 28/12/2011 @ 13:34:53, in Lettera P, visto n. 1313 volte)
Definita anche "contraccettivo di emergenza", la pillola del giorno dopo esplica un'azione "antinidatoria" ovvero impedisce l'impianto dell'ovulo fecondato cioè dell'embrione a livello della parete uterina. Si tratta di un preparato ormonale, ora maggiormente utilizzato è il progestinico Levonorgestrel, che assunto a 72 ore dal rapporto sessuale a rischio, impedisce che l'ovulo fecondato e, quindi, un embrione umano, il quale si trova allo stadio di blastocisti e quindi al 5°-6° giorno dalla fecondazione, si impianti nell'utero materno a causa di un'alterazione della parete uterina, dopodichè, non avendo potuto annidarsi nell'utero materno, l'embrione viene espulso. Ovulo fecondato, embrione e feto sono stadi diversi dello sviluppo di un individuo, la cui vita ha origine già dopo la fecondazione.
La pillola del giorno dopo, in quanto contraccettivo, non va confusa con il Mifepristone, il farmaco per l'interruzione volontaria della gravidanza, noto come RU-486, dal quale si differenzia per principi attivi, tempi di assunzione e meccanismi di azione.