Dal latino “ister”, che significa utero e “ectomia”, cioè significa rimozione. È l'intervento chirurgico di rimozione dell'utero. Molte sono le condizioni che possono richiedere un’isterectomia, tra le quali: alcuni disturbi che portano ad un eccessivo sanguinamento mestruale che può causare una significativa perdita di peso, forti crampi e dolore addominale in modo non sopportabile; tumori benigni dello strato muscolare dell’utero, noti come tumori fibromiomi, questi tumori possono raggiungere dimensioni significative causando crampi, dolore e compressione sulle strutture circostanti; tumori maligni; prolasso uterino; endometriosi; infezioni dell’utero o delle tube di Falloppio. Aver subito un isterectomia rende la donna impossibilitata a rimanere incinta. L'intervento non influenza invece le sensazioni sessuali.
Lo scopo dell’isterectomia è rimuovere l’utero, a volte il chirurgo può però decidere di rimuovere anche una o entrambe le ovaie attraverso le tube di Falloppio. Ciò è noto come isterectomia e salpingo-ovariectomia.
L’operazione può essere fatta attraverso l’addome (isterectomia addominale) o attraverso la vagina (isterectomia vaginale). Nell’isterectomia addominale l’incisione può essere verticale sulla linea mediana o può essere trasversale (incisione “bikini”).
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