Condizione patologica in cui liquido sieroso si riversa nella cavità della membrana che riveste il testicolo. Patologia frequente, si manifesta con un aumento di volume della parte interessata, senza dolori o altri disturbi finché la quantità di liquido non è tale da provocare con il suo peso una spiacevole sensazione di tensione o stiramento. Esiste anche un idrocele congenito, dovuto ad anomalie di formazione.
E'causato da eccessivo accumulo di liquido sterile dentro la tunica vaginale (così è chiamata la membrana che avvolge il testicolo); il liquido, prodotto normalmente per consentire lo scorrimento del testicolo, non riesce ad essere riassorbito e ristagna fra il testicolo e la tunica, provocando un rigonfiamento più o meno grande.
L’idrocele è un disturbo abbastanza comune, tanto che si calcola che circa un maschio su 10 abbia un idrocele che tende a scomparire autonomamente entro il primo anno di vita.
Non è causa di grandi problemi e non è una malattia preoccupante e spesso anche le cure risultano (se non si incorre in complicazioni) piuttosto semplici.
Le cause dell’idrocele sono sconosciute; comunemente l’idrocele è congenito. In qualche caso, invece, si ipotizza che l’insorgenza dell’idrocele sia facilitata da un’ernia inguinale congenita, che permette il passaggio di una piccola parte di intestino nel canale intestinale e a volte nello scroto.
Il trattamento consiste nell'intervento chirurgico.
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