Proteina contenuta nel siero del sangue, che rende possibile la fagocitosi dei germi patogeni e di altri materiali corpuscolati da parte dei monociti-macrofagi (reazione di opsonizzazione).
Le opsonine sono globuline identificabili nei cosiddetti anticorpi naturali, presenti anche nel sangue di soggetti che non hanno in precedenza contratto malattie infettive. Sono termolabili: a 56 °C perdono infatti il potere favorente la fagocitosi.
Attività simile a quella delle opsonine possiedono il complemento e gli anticorpi acquisiti mediante vaccinazione o in seguito a malattie infettive.
Esistono varie opsonine:
Uno dei sistemi più potenti è rappresentato da anticorpi specifici di tipo IgG1 e IgG3 che ricoprono il microrganismo e che sono riconosciuti dal recettore per Fc dei fagociti. I fagociti possiedono sulla propria membrana dei recettori capaci di legare direttamente i microrganismi e quindi di inglobarli anche in assenza degli anticorpi specifici: questo è un meccanismo proprio dell'immunità innata.
Quando invece i microbi sono rivestiti da anticorpi specifici, le opsonine specifiche, i fagociti neutrofili o i mononucleati possono legarsi ad essi con un legame ad alta affinità qual è il recettore di membrana per il frammento Fc delle IgG (vedi anticorpo), in tal modo l'efficienza della fagocitosi è notevolmente aumentata. Molte cellule immunocompetenti posseggono recettori specifici per il frammento Fc che svolgono molteplici azioni in seno al sistema immunitario; i recettori per il frammento Fc implicato nelle reazioni di opsonizzazione sono quelli rivolti verso la catena pesante delle IgG chiamati Fc-gamma. Questo discorso non vale per gli elminti, parassiti opsonizzati da IgE e non da IgG, che attirano questa volta le attenzioni degli eosinofili e non dei fagociti, ma con lo stesso risultato.
Un altro sistema di opsonine piuttosto efficace è rappresentato da alcuni prodotti derivanti dall'attivazione del complemento, soprattutto il C3b, sia che il complemento sia stato attivato seguendo la via classica, e quindi in presenza di anticorpi, oppure secondo la via alternativa, e quindi in assenza di anticorpi. In questo caso il C3b che ricopre le cellule microbiche si lega ai recettori specifici espressi sui macrofagi e sui neutrofili favorendo la fagocitosi.
Altre opsonine naturali sono molte proteine presenti in circolo nel sangue. Tra esse ricordiamo la fibronectina, il fibrinogeno, la proteina C-reattiva. Queste proteine rivestendo il microrganismo determinano una opsonizzazione non specifica, cioè non mediata da anticorpi.
È da evidenziare che l'opsonizzazione non specifica è molto meno efficace di quella specifica, tuttavia riveste un ruolo di difesa molto importante nella fase che precede la produzione degli anticorpi specifici.
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