Farmaco antidepressivo appartenente alla famiglia degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina). Come gli altri SSRI la sua assunzione genera un aumento della disponibilità sinaptica di tale neurotrasmettitore, che è carente nei soggetti affetti da depressione. Rispetto ad altre molecole della stessa classe terapeutica (fluoxetina, sertralina, ecc.) a parità di dosaggio ha un effetto più potente. Viene comunemente impiegato nel trattamento della depressione, negli attacchi di panico associati o meno ad agorafobia, nel disturbo ossessivo-compulsivo, in casi di fobia sociale e nei disturbi d'ansia. Come gli altri farmaci della sua classe la paroxetina è generalmente preferita agli antidepressivi triciclici per la sua maggiore tollerabilità e la minor presenza di effetti collaterali.
I più comuni farmaci a base di paroxetina sono il Sereupin ed il Paxil ed altre formulazioni generiche, sia in compresse che in gocce.
Molto efficace e ben tollerato anche nell'anziano, va iniziato alla dose di mezza compressa al giorno per 7 giorni, quindi si prosegue con una compressa al giorno per alcuni mesi. L'effetto si manifesta non prima delle due settimane di terapia.
La sospensione di tale farmaco deve a sua volta avvenire gradualmente, cioè riducendo la dose poco per volta, in quanto l'interruzione improvvisa causa sintomi da sospensione che possono essere anche intollerabili.
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