Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Processo di eliminazioni di amilasi mediante le urine.
Gruppo di enzimi che causano l'idrolisi dei legami alfa-glucosidici dei polisaccaridi.
Tasso di amilasi nel sangue. Aumenta quando si soffre di affezioni pancreatiche acute, nell'ulcera gastrica perforata e nelle occlusioni intestinali.
Nucleo di materia grigia cereberale, in profondità nel lobo temporale, è connessa principalmente con le vie olfattive.
Detto di una fibra nervosa priva di guaina mielinica.
Il più importante idrato di carbonio vegetale di riserva, di formula (C6H10O5)n. Formato da due polisaccaridi, l'amilosio, che ne costituisce il 20% circa ed è solubile in acqua, e l'amilopectina, insolubile, è il prodotto finale dell'attività clorofilliana, ottenuto dalla policondensazione di D-glucosio; dal cloroplasto che lo ha prodotto, emigra negli organi di riserva (radici, tuberi, semi ecc.) e costituisce la principale scorta di cibo delle piante. L'amido è una delle principali fonti energetiche nell'alimentazione umana. La trasformazione dell'amido all'interno del corpo umano si realizza in fasi successive. La prima avviene nel cavo orale a opera della diastasi (enzima della ptialina contenuta nella saliva) che trasforma l'amilosio in maltosio e l'amilopectina in parti uguali di maltosio e destrina. Quando quest'ultima raggiunge lo stomaco, viene anch'essa trasformata in maltosio dai succhi gastrici e, insieme a quello prodotto dall'idrolisi con la diastasi, subisce un'ulteriore trasformazione in glucosio, che viene in parte inviato al fegato sotto forma di glicogeno. È quest'ultima sostanza che, analogamente all'amido per gli organismi vegetali, svolge la funzione di scorta alimentare nel corpo umano. Nell'industria, l'amido estratto da tuberi (soprattutto patate, dalle quali si ottiene la fecola) e da semi (come mais e riso), viene trasformato con procedimenti analoghi a quelli naturali per produrre destrina (utilizzata come collante) e glucosio.
o anfetammina o meno propriamente anfetamina, dall'inglese amphetamine) Derivato sintetico dell'efedrina appartenente al gruppo dei farmaci simpaticomimetici, stimolanti del sistema nervoso centrale. L'assunzione provoca senso di benessere e invulnerabilità, riduce l'appetito, facilita il rendimento fisico. Usata in medicina come terapia sintomatologica della narcolessia e del morbo di Parkinson, provoca assuefazione ed effetti collaterali (aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, insonnia e allucinazioni). L'abuso di amfetamina viene classificato tra le tossicodipendenze e può causare psicosi acute e collasso cardiocircolatorio o respiratorio. La sua mancata somministrazione può portare invece a uno stato depressivo, accompagnato da ipersonnia.
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