Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Bevanda contenente alcol in percentuale superiore al 3%.
Abuso continuato di bevande alcoliche. Nel caso dell'alcol è difficile distinguere i bevitori eccessivi dai bevitori cronici. Nei primi non c'è dipendenza, mentre nei secondi esiste una dipendenza e un degrado psico-somatico evidenti. In realtà anche nei primi (bevitori eccessivi) esistono danni fisici a volte irreversibili. Infatti l'alcol etilico viene degradato nel fegato ad acetaldeide dall'alcol-deidrogenasi, poi ad acetato dall'acetaldeide-deidrogenasi e infine ad acetil-CoA che entra nel ciclo di Krebs. Durante il processo si formano acidi grassi che non vengono degradati a causa dell'effetto tossico dell'alcol sui mitocondri; da ciò deriva l'eccessiva presenza di grassi nel fegato dei bevitori. Oltre ai danni epatici (epatite e cirrosi), l'alcol può essere causa di gastriti, ulcera gastrica e duodenale, insufficienza pancreatica, miocardiopatie, miopatie, alcune forme di cancro (carcinoma all'esofago), disturbi nervosi (sindrome di Korsakov, malattia di Marchiafava-Bignami). Il trattamento degli alcolisti è prevalentemente psicoterapico, analitico e rieducativo (associazioni di ex-alcolisti).
Terapia basata sull'iniezione di alcol in piccole quantità presso gangli o tronchi nervosi a scopo analgesico.
Ormone a struttura steroidea usato terapeuticamente nei pazienti affetti da insufficienza corticosurrenale. Viene prodotto dalla corteccia surrenale.
Particolare forma di afasia sensoriale, consistente nell'incapacità di comprendere lo scritto.
Leucodistrofia infantile in cui si ha un’ elevata quantità di fibre di Rosenthal (materiale eosinofilo) sulla superficie del cervello, periventricolare e perivascolare.
Sindrome dolorosa.
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