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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
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Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 12:30:50, in Lettera A, visto n. 1899 volte)
L'apparato nefrourinario è preposto alla produzione e all'eliminazione dell'urina; mediante l'urina l'organismo smaltisce gran parte delle sostanze dannose prodotte al suo interno. L'urina è prodotta dai reni ed è convogliata all'esterno del corpo attraverso le vie urinarie. Il rene svolge un'essenziale funzione di depurazione del sangue dalle sostanze nocive, ma regola anche il contenuto di acqua e sali del sangue stesso. I reni si trovano in posizione laterale rispetto alla colonna vertebrale, presso le ultime vertebre toraciche e le prime vertebre lombari; il rene sinistro ha una posizione di qualche centimetro più alta rispetto a quello destro. La struttura dei reni è composta da una zona periferica corticale, sottile e ricoperta da una capsula, e da una zona midollare strutturata in formazioni piramidali (le piramidi del Malpighi). L'unità fondamentale del rene è il nefrone; ciascun rene ne contiene più di un milione. I nefroni sono costituiti dal corpuscolo renale (glomerulo di Malpighi) e da un tubulo suddiviso in tre parti: il tubulo contorto prossimale, a fondo cieco, connesso alla rete capillare arteriosa del glomerulo; l'ansa di Henle costituita da due bracci rettilinei; il tubulo contorto distale, che prosegue nella parte iniziale del tubo collettore delle urine. Questi collettori sfociano all'apice delle piramidi del Malpighi. All'interno dei nefroni ha luogo la trasformazione del filtrato glomerulare in urina. I glomeruli sono rivestiti dalla capsula di Bowmann, che raccoglie la preurina, prodotta dal glomerulo attraverso la filtrazione del sangue. Lungo il tubulo renale hanno luogo processi successivi di filtrazione e assorbimento. La parte apicale delle piramidi del Malpighi è avvolta da una struttura a forma di calice, che raccoglie il contenuto dei dotti e lo trasporta all'interno del bacinetto renale (pelvi). Dalla pelvi parte l'uretere, un canale con parete munita di fibre muscolari rivestita di mucosa; l'uretere scorre lungo i lati della colonna vertebrale e sfocia nella vescica, un organo cavo che si trova nella regione corrispondente all'ombelico, ed è ancorata al pavimento pelvico e alla parete addominale. Le pareti della vescica sono costituite da fibre muscolari che, distendendosi, permettono l'accumulo dell'urina. Quando la vescica si contrae grazie all'azione del muscolo detrusore, l'urina viene escreta. In una posizione inferiore rispetto all'ingresso degli ureteri si trova l'uretra, che conduce l'urina fuori dalla vescica. Nell'organismo femminile l'uretra è più corta e si apre nella zona anteriore del vestibolo vaginale, dietro la clitoride. Nell'organismo maschile invece è più lunga; attraversa prima la prostata (in cui si trova lo sbocco dei dotti eiaculatori, che trasportano il liquido seminale), quindi il pene (uretra peniena). L'uretra è anche munita di uno sfintere muscolare interno di tessuto striato e di uno sfintere esterno di tessuto liscio. Lo sfintere nella donna si trova nell'area pelvica, nell'uomo presso la prostata.
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 14:30:26, in Lettera A, visto n. 1819 volte)
L'appendicite è una malattia infiammatoria acuta, cronica o ricorrente, che interessa l'appendice cecale (un diverticolo cavo lungo circa 1 cm che si trova nell'intestino ceco, sotto la valvola ileo-cecale). L'appendice, poiché è di piccolo diametro ed è ricca di tessuto linfatico, può ostruirsi con una certa facilità ed essere invasa dai batteri presenti nell'intestino, con conseguente formazione di ulcere. Questa patologia colpisce più frequentemente soggetti di sesso maschile, di età compresa fra i 10 e i 30 anni, soprattutto nei paesi industrializzati. I sintomi iniziali sono dolore addominale e malessere non localizzati, mentre con l'aggravarsi della patologia il dolore diviene più intenso e localizzato nel quadrante inferiore destro dell'addome, accompagnato da febbre, nausea, vomito, diarrea o stitichezza. Se non si interviene per tempo, nei casi più gravi l'addome si contrae e si può arrivare anche a uno stato di shock. L'appendicite acuta si distingue in varie forme. Quella catarrale presenta un organo integro, ma arrossato e gonfio; se l'infiammazione non guarisce può evolvere verso l'appendicite flemmonosa. In questo caso vi è la formazione di pus e la sua diffusione nei tessuti circostanti, con il rischio di causare una peritonite. La forma più grave di appendicite acuta è la gangrenosa, caratterizzata da necrosi e ingrossamento dell'appendice, che può perforarsi e provocare una peritonite acuta diffusa. Le appendiciti cronica e ricorrente danno origine a sintomi meno chiari e più difficilmente classificabili. Le forme meno gravi possono essere affrontate con una dieta appropriata e una terapia antibatterica. Per le forme acute (ma anche per quelle meno gravi, ma che non guariscono con terapie antibatteriche) la terapia prevista è quella chirurgica, con asportazione dell'appendice cecale. Nei casi più gravi si deve intervenire con una terapia antibiotica alcuni giorni prima di effettuare l'intervento. I farmaci antidolorifici e antispastici sono sconsigliati, perché possono ostacolare una diagnosi precisa.
 
Di salute (del 12/12/2016 @ 17:51:09, in Lettera A, visto n. 12477 volte)
La cisti aracnoidea è un’anomalie congenita che si forma durante lo sviluppo per un’alterata separazione della membrana aracnoidea.
Sono situate in uno sdoppiamento dell'aracnoide (membrana che avvolge il Sistema Nervoso Centrale) e contengono liquor limpido. Le più comuni localizzazioni sono nella fossa media, vicino al lobo temporale, o in sede soprasellare, vicino al terzo ventricolo. Comunque, le cisti possono formarsi in tutto lo spazio del compartimento intracranico, inclusa la fossa cranica posteriore.

Il contenuto della cisti è un liquido limpido, di composizione chimica simile a quella del liquor. L’aumento volumetrico nel tempo della c. a. può dipendere dalla differenza tra le concentrazioni di sodio o proteine del liquido cistico e quelle del liquor, o da un meccanismo idrodinamico a valvola (penetrazione di liquor nella cisti supportata dalle pulsazioni dei vasi arteriosi); in alcuni casi le cellule aracnoidee della parete cistica hanno capacità secretorie.

Le c. a. acquisite, molto più rare, solitamente sono conseguenti a interventi chirurgici, traumi, tumori, episodi di emorragia subaracnoidea o esiti di encefaliti (nell’infanzia). La loro patogenesi riconosce il sequestro di una certa quantità di liquor a causa di una cicatrice gliale; si accrescono in modo simile alle congenite. Le c. a. sono molto spesso asintomatiche e ben tollerate, e si manifestano clinicamente se crescono di dimensioni o se sono sede di complicanze: rottura della cisti, emorragia intracistica che crei rapidamente effetto massa o un ematoma sottodurale. I segni focali (dipendenti cioè dalla localizzazione) sono da compressione delle aree nervose adiacenti.
 
Di medicinasalute (del 06/12/2011 @ 18:17:20, in Lettera A, visto n. 2354 volte)
Atrofia muscolare spinale progressiva con lento decorso. Si ha degradamento ed atrofia dei muscoli in conseguenza al deperimento delle cellule delle corna anteriori del midollo spinale. Inizialmente interessa i piccoli muscoli delle mani per poi proseguire verso i muscoli dell’avambraccio, del braccio, al cingolo scapolare e agli arti inferiori. È associata ad assenza dei riflessi propriocettivi e a fascicolazioni
 
Di medicina (del 17/09/2007 @ 21:48:16, in Lettera A, visto n. 33061 volte)
L'arginina è un amminoacido polare basico. Il nome deriva dal latino argentum, perché fu isolata per la prima volta precipitandone il sale d'argento. Può subire processi di metilazione grazie al gruppo amminico terminale ed è fortemente rappresentata all'interno delle proteine istoniche, dove proprio grazie alla sua capacità di metilarsi, si riserva come componente fondamentale per la regolazione dell'espressione genica. L'arginina è considerata essenziale per i bambini, nel senso che va assunta tramite l'alimentazione perché l'organismo non è ancora in grado di sintetizzarla, cosa che invece avviene in età adulta nel ciclo dell'urea. Viene commercializzata anche come prodotto coadiuvante della oligoastenospermia, una condizione di insufficiente produzione di spermatozoi, e come stimolante per il rilascio dell'ormone della crescita.
 
Di medicina (del 17/09/2007 @ 21:47:05, in Lettera A, visto n. 32325 volte)
L'Arnica è un'erba medicinale della famiglia delle Asteraceae, ghiandolosa, perenne, a fusto eretto e mediamente robusto, alta 20 - 60 cm, dai grandi capolini di colore giallo aranciato con caratteristici petali "spettinati" e dal gradevole odore aromatico. Le sue proprietà terapeutiche vengono sfruttate in forma di estratto o tintura per le ecchimosi e i dolori articolari, ma risulta velenosa se ingerita. Viene utilizzata anche come trattamento in caso di traumi e contusioni, ma in dosi eccessive può provocare anche paralisi e tachicardia. Sotto forma di crema, viene usata anche per i dolori reumatici e per l'alopecia. In omeopatia, l'Arnica si usa per alleviare gli effetti di contusioni, strappi e sindromi influenzali.
 
Di dermatologia (del 17/11/2010 @ 14:50:44, in Lettera A, visto n. 3849 volte)
Le cause di arrossamento del glande (balanite), del prepuzio (postite) o di entrambi i distretti (balanopostite), possono essere sia di natura venerea (es. sifiloma primario, infezione da candida, etc) che non venerea (es. balanopostite irritativa, balanite di Zoon, psoriasi genitale, etc). Al momento della visita dermatologica venereologica, saranno ricercate le possibili cause di rossore genitale, mediante un'attenta osservazione clinica ed eventuali esami di approfondimento diagnostico (es. esame colturale, ricerca clamidia, esami sierologici, etc). La terapia del rossore al glande, dipenderà ovviamente dalle cause scatenanti e dal tipo di diagnosi al momento della visita. Un arrossamento del glande scatenato da un'infezione da candida, sarà ovviamente curata in maniera diversa da una sifilide primaria o da un herpes genitale.
 
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