Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Sinonimo di enema e di clisma. Introduzione nel retto-colon di mezzi di contrasto per lo studio radiologico del grosso intestino. Si parla di clisma opaco quando viene somministrata una sostanza opaca ai raggi X (in genere solfato di bario in soluzione acquosa), con lo scopo di dimostrare in modo grossolano la presenza di lesioni malformative, diverticolari o neoplastiche. Il clisma a doppio mezzo di contrasto è basato sull'introduzione di aria associata al solfato di bario, che consente una valutazione molto più precisa di tutto l'intestino crasso; viene preferito nella diagnosi di colite ulcerosa, malattia di Crohn del colon, colite ischemica, diverticolosi, polipi e tumori del colon-retto.
Di bob (del 18/01/2012 @ 13:34:08, in Lettera C, visto n. 2828 volte)
Esame radiologico utilizzato per diagnosticare sintomi dell’intestino crasso come sanguinamento rettale, diarrea cronica, alterazioni dell'alvo, dolore addominale, e malattie o alterazioni specifiche come stenosi, occlusioni intestinali, poliposi, alterazioni della motilità dei visceri, diverticolosi e cancro al colon.
Ci sono due tecniche principali: clisma opaco convenzionale e clisma opaco a doppio contrasto. In entrambe le tecniche vene introdotto per via rettale un tubicino ben lubrificato e una volta posizionato, viene rilasciato un mezzo di contrasto radiopaco, generalmente bario solfato. Questo tipo di operazione può essere agevolata dall’insufflazione di aria di un piccolo palloncino posizionato sulla punta della sonda, tale da favorire la ritenzione del bario all’interno del colon. Le manovre di riempimento provocano uno stimolo all’evacuazione che deve essere controllato fino a quando non si riceve il via libera del personale. A quel punto, svuotato l’intestino, è necessario sottoporsi a ulteriori radiografie.
Nel clisma opaco a doppio contrasto, al termine dell’evacuazione viene insufflata aria nel colon per favorire la distensione delle pareti e generare immagini di migliore qualità. Ciò rende il colon a doppio contrasto preferibile rispetto alla tecnica convenzionale.
La durata dell’esame varia a seconda della collaborazione del paziente, ma generalmente oscilla tra i 20 e i 40 minuti.
Il clisma opaco richiede una preparazione di alcuni giorni, durante i quali si raccomanda di evitare alimenti integrali, frutta, verdure, legumi, pane, pasta, zucchero, vino, liquori e cibi grassi. Sono consentiti, invece, carne alla griglia, pesce bollito, brodo, riso e uova sode. Il giorno precedente è opportuno integrare la dieta (particolarmente leggera quasi esclusivamente liquida) con preparazioni lassative.
Questo tipo di esame non viene eseguito in gravidanza, poiché i raggi x potrebbero danneggiare il nascituro. Sebbene non sia una procedura ad alto rischio, esiste la possibilità, durante l’insufflazione, di perforazione della parete intestinale specie in pazienti con diverticoli. In questo caso si dovrà procedere a un intervento chirurgico di chiusura. Piccoli sanguinamenti, invece, possono verificarsi in presenza di varici del plesso emorroidario.
Il clisma opaco non deve essere eseguito con mezzo di contrasto baritato in presenza di una emorragia e/o perforazione intestinale, poiché il bario non viene assorbito dall’organismo ma deve essere rimosso chirurgicamente. E’ sconsigliato l’utilizzo anche in presenza di diverticoli. In questi casi il clisma opaco viene eseguito impiegando un mezzo di contrasto iodato, solubile e riassorbibile.
Sinonimo di enema e di clistere. Introduzione nel retto-colon di mezzi di contrasto per lo studio radiologico del grosso intestino. Si parla di clisma opaco quando viene somministrata una sostanza opaca ai raggi X (in genere solfato di bario in soluzione acquosa), con lo scopo di dimostrare in modo grossolano la presenza di lesioni malformative, diverticolari o neoplastiche. Il clisma a doppio mezzo di contrasto è basato sull'introduzione di aria associata al solfato di bario, che consente una valutazione molto più precisa di tutto l'intestino crasso; viene preferito nella diagnosi di colite ulcerosa, malattia di Crohn del colon, colite ischemica, diverticolosi, polipi e tumori del colon-retto.
Di Admin (del 03/09/2013 @ 20:48:53, in Lettera C, visto n. 9443 volte)
è una delle quattro sporgenze ossee (due anteriori e due posteriori) poste ai quattro angoli della sella turcica dello sfenoide
La claritromicina è un macrolide attivo contro una vasta gamma di batteri su cui agisce interferendo con la loro sintesi proteica. È indicata in svariate infezioni causate da patogeni sensibili alla claritromicina stessa, nelle quali è in grado di portare rapidamente alla risoluzione dei sintomi.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
1) INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO SUPERIORE
· Rinosinusite acuta e riacutizzazioni di rinosinusite cronica
Agenti eziologici più coinvolti: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae)
· Faringiti acute e tonsilliti
Agenti eziologici più coinvolti: Streptococcus pyogenes, Chlamydia pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae).
2) INFEZIONI ODONTOSTOMATOLOGICHE ACUTE O CRONICHE (pulpite, gengivite, parodontite)
· Batteri più frequentemente coinvolti: Fusobacterium nucleatum, Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia, Actinomyces spp, Bacteroides spp., Eikenella corrodens, Peptostreptococcus spp., Actinobacillus actinomycetemcomitans, Streptococcus mutans.
3) INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO INFERIORE (bronchiti, polmoniti batteriche o atipiche)
· Riacutizzazioni BPCO
Principali agenti eziologici associati: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis).
· Polmonite acquisita in comunità (CAP)
Principali agenti coinvolti nei pazienti ambulatoriali: Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae, Haemophilus influenza Chlamydophila pneumoniae).
4) INFEZIONI DI CUTE E ANNESSI DI GRAVITÀ LIEVE-MODERATA
· Impetigine, erisipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette
Principali batteri coinvolti: Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes.
5) INFEZIONI MICOBATTERICHE
· Localizzato o diffuse, sostenute da Mycobacterium avium e Mycobacterium intracellulare
· Localizzate dovute a Mycobacterium chelonae, fortuitum o kansasii.
6) ULCERA PEPTICA
· In presenza di riduzione dell'acidità gastrica, claritromicina è indicata nell'eradicazione dell'Helicobacter pylori, con decremento della ricorrenza dell'ulcera peptica.
FORMULAZIONI: cpr 250 mg, cpr 500 mg, granulato per sospensione orale 250 mg, granulato per sospensione orale 500 mg.
Farmaci
Klacid, Macladin, Veclam.
Indicazioni
Trattamento delle infezioni da germi sensibili del tratto rino-faringeo (laringiti, faringiti, tonsilliti), dei seni paranasali, del tratto respiratorio inferiore (bronchite, polmonite batterica, polmonite atipica) e delle otiti. Infezioni della pelle come impetigine, erisipela, follicoliti, foruncolosi e ferite infette.
Controindicazioni
Controindicata durante la gravidanza, nel periodo di allattamento, nei casi di allergia ai macrolidi e in concomitanza con la somministrazione di cisapride, pimozide, terfenadina. Essendo metabolizzata a livello epatico e renale è necessario usare cautela nella somministrazione in pazienti con insufficienza epatica e renale.
Interazioni
Sono conosciute le interazioni con omeprazolo, pimozide, simvastatina. Tacrolimus, terfenadina, fenitoina, ritonavir, anticoagulanti, antiistaminici non sedativi, carbamazepina, cisapride, digitalici, alcaloide dell'ergot, teofillina, rifampicina, rifabutina.
Il citotest permette di verificare la presenza di un'intolleranza alimentare. Si basa sul principio che l'aggiunta in vitro di uno specifico allergene al sangue intero o a sospensioni leucocitaire comporti una serie di modificazioni morfologiche nelle cellule fino alla loro citolisi.
Si effettua con un prelievo di sangue e viene dato un risultato in base al rigonfiamento dei granulociti: lieve rigonfiamento, discreto rigonfiamento, notevole rigonfiamento e citolisi.
Per la scienza tradizionale rimane tutto da provare in quanto vago ed impreciso. L'eliminazione di alimenti che sono risultati positivi al citotest per ottenere un dimagrimento è del tutto arbitraria e non corrisponde a nessuna realtà scientifica. L'abolizione di quasi tutti i cibi può produrre gravissime carenze nutrizionali.
Esistono studi volti a valutare l'effetto citotossico di alcuni allergeni su globuli bianchi posti in sospensione nel plasma, tali test non identificarono alcuna correlazione fra i risultati ottenuti dal test e reazioni allergiche a cibi o con reazioni indesiderate nei confronti degli stessi(emicrania, diarrea, astenia); inoltre si ottenevano risultati diversi per una stessa persona se saggiata in momenti diversi: il test non è quindi riproducibile.
Per intenderci, quando uno è anemico secondo un test di laboratorio, se lo ripete in un altro laboratorio in giro per il mondo risulterà sempre anemico.
Per individuare quali intolleranze alimentari è più opportuno scegliere il test Higea dei laboratori TBM . Higea è un esame del sangue e si basa sull’analisi del dosaggio di Immunoglobuline di tipo G (IgG) e ha dunque la capacità di individuare l’alimento che ne scatena la reazione. Oggi Higea, invece, rappresenta il modo rapido, preciso e facilmente interpretabile, per individuare con maggior precisione gli alimenti da evitare o variare nella propria dieta alimentare.
Farmaci
Brassel, Cebroton, Cidilin, Citicolin, Citicolina, Citifar, Difosfocin, Flussorex, Gerolin, Kemodyn, Link, Logan, Neurex, Neuroton, Nicholin, Nicholsint, Sinkron, Sintoclar.
Indicazioni
Nel trattamento del morbo di Parkinson, affezioni cerebro-vascolari su base traumatica o degenerativa; turbe della coscienza conseguenti a traumi cranici o ad alterazioni vascolari, varie forme di aterosclerosi cerebrale, postumi di emorragia e apoplessie cerebrali, trombosi, e infarto cerebrale.
Controindicazioni
È controindicata in caso di accertata ipersensibilità individuale al prodotto.
Interazioni
Nota l'interazione della citicolina con L-dopa.
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