Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Movimento complesso che coinvolge diversi gruppi muscolari per ottenere la rotazione di un segmento corporeo combinata con spostamenti antero-posteriori e laterali.
Intervento chirurgico di resezione del frenulo e ablazione parziale o totale del prepuzio, seguita da una sutura mucosocutanea; in seguito a essa il glande resta sempre scoperto, libero dal prepuzio. Si esegue in caso di fimosi o baleniti e per ragioni religiose (per esempio, dagli ebrei). Può essere eseguita ambulatoriamente, in anestesia locale o generale. L'intervento non presenta difficoltà, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza. Pare che contribuisca alla diminuzione della frequenza del tumore al collo dell'utero.
Sebbene la circoncisione abbia modesti effetti sulle prestazioni sessuali, la diminuzione di sensibilità può combattere certi casi di eiaculazione precoce.
Alcuni soggetti circoncisi lamentano riduzione della sensibilità complessiva, dovuta alla perdita di tessuti erogeni. Si registrano poca maneggevolezza del pene, difficoltà masturbatorie, insensibilità del glande (che, rimanendo sempre scoperto, non è più protetto dallo sfregamento sugli indumenti) e della zona del frenulo (per molti la più importante, ai fini del piacere), con conseguente difficoltà orgasmica.
Vi sono periodi refrattari maggiori anche perché diventa necessaria una forte stimolazione dei tessuti che, "stressati", possono rendere dolorosi e frustranti i rapporti sessuali penetrativi e la masturbazione.
Tali effetti non sono presenti in tutti i maschi circoncisi e sono correlati con la tecnica chirurgica utilizzata (da cui dipende anche la quantità di pelle rimossa), con l'esperienza del chirurgo e con l'età del maschio a cui è praticata (in periodo perinatale, a sviluppo psicofisico in corso, a sviluppo ultimato).
La circoncisione è eseguita nella medicina moderna per porre rimedio ad alcune disfunzioni del pene, come fimosi e balaniti. Può essere praticata anche in alcuni casi di cancro al pene e infezione delle vie urinarie. È praticata anche in alcuni casi di eiaculazione precoce (il 10% dei casi di eiaculazione precoce ha infatti origine fisica).
Tale pratica è applicata con frequenza dipendente dalla cultura medica dominante: negli Stati Uniti, per esempio, è più frequente che in Europa e viene eseguita a titolo preventivo.
In caso di fimosi è talvolta eseguita anche la rimozione del frenulo; la finalità è liberare pelle nella zona del frenulo quando è troppo corto.
La maggior parte delle operazioni relative alla fimosi hanno esito positivo, portando a un miglioramento della vita dell'individuo, consentendogli rapporti sessuali più piacevoli.
L'intervento lascia una lieve cicatrice. Se è eseguito su un giovane e in strutture adeguate, la cicatrice si riassorbe quasi sempre in breve tempo senza lasciare tracce.
Circolo sanguigno composto dall'arteria polmonare, dalle sue ramificazioni che si diffondono nei polmoni e dalle vene polmonari.
Circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato. La piccola circolazione offre resistenze emodinamiche molto minori rispetto a quelle della circolazione sistemica; questo è il motivo per cui, nonostante la portata dell'aorta sia uguale a quella delle arterie polmonari, il cuore destro sia più debole e ha pareti più sottili.
Come avviene. Il sangue venoso parte dall'atrio destro del cuore e viene spinto nel ventricolo destro e di qui nell'arteria polmonare che lo porta nei polmoni. Anch'essa si divide in arterie sempre più piccole e sottili che arrivano infine agli alveoli polmonari dove cedono anidride carbonica e ricevono ossigeno introdotto con la respirazione. Dall'atrio sinistro il sangue viene spinto nel ventricolo sinistro e da lì nella grande circolazione.
Il sistema venoso del piccolo circolo ha origine dalle reti capillari alveolari, a cui seguono le valvole e le vene che raggiungono l'ilo polmonare.
I capillari alveolari, oltre ad assolvere la funzione respiratoria, permettono la nutrizione del parenchima polmonare; la vascolarizzazione dell'albero bronchiale è invece assicurata dalle arterie bronchiali che appartengono alla circolazione sistemica.
Movimento di liquidi (sangue, linfa) che assicura il nutrimento dei tessuti.
Circolazione del sangue nell'embrione e nel feto, che differisce da quella negli individui formati principalmente per il fatto che il sangue deve ossigenarsi a livello del sacco dell'allantoide perché gli organi respiratori (polmoni) non sono ancora funzionanti. L'allantoide è irrorato da propri vasi afferenti ed efferenti, che prendono il nome di arterie e vene ombelicali. Si ha così una circolazione allantoidea (o coriale). Durante lo sviluppo embrionale il sistema vasale subisce continue graduali modificazioni, che si traducono sostanzialmente nello sviluppo di quegli elementi che la crescita dei vari organi richiede perché vi sia un giusto apporto di sangue fino a raggiungere la distribuzione tipica della specie. Tuttavia, anche nel feto a termine, il circolo può seguire un itinerario del tutto particolare, che soltanto alla nascita, con l'inizio dell'attività respiratoria attiva, si modifica in modo definitivo. Per esempio, negli animali a circolazione doppia completa il cuore destro sospinge verso i polmoni soltanto la quantità di sangue necessaria alla loro irrorazione, mentre la restante parte passa direttamente nel cuore sinistro o nell'aorta tramite il foro di Botallo e il dotto arterioso. Anche attraverso il fegato passa una quantità di sangue limitata perché la maggior parte lo scavalca passando per il dotto di Aranzio. Alla nascita il foro di Botallo si chiude e i dotti arterioso e di Aranzio si obliterano.
Tecnica di circolazione assistita che consente la temporanea sostituzione del complesso cuore-circolazione polmonare, per permettere l'esecuzione di interventi chirurgici sul cuore. Da un punto di vista concettuale lo schema dell'apparecchio è assai simile al sistema vivente che sostituisce: il sangue venoso viene prelevato in uno o due punti del sistema venoso (vena cava) e passa in un ossigenatore, detto anche polmone artificiale, che consiste in un dispositivo (a bolle, a dischi, a membrana) nel quale viene insufflata un'opportuna miscela gassosa (aria + ossigeno). Il sangue così ossigenato viene raccolto da una pompa e inviato nel sistema arterioso (arteria femorale) passando prima in uno scambiatore di calore (nel caso in cui si debba operare in ipotermia), poi in una camera di calma per l'eliminazione delle eventuali bolle gassose ancora presenti. Unitamente a questo circuito vengono anche impiegate una o più pompe simili alla precedente per l'aspirazione di sangue venoso presente negli organi in cui si opera e sul campo operatorio. Molti sono i problemi connessi con la progettazione di una simile apparecchiatura ma, in particolare, due di questi vanno tenuti in evidenza: l'eliminazione delle bolle gassose che si creano durante l'ossigenazione del sangue venoso, e che potrebbero produrre pericolosi emboli, e il danneggiamento che può subire il sangue nel passaggio attraverso l'unità pompante. Per quanto riguarda il primo punto sarà compito dell'ossigenatore miscelare sangue e ossigeno in modo che questo venga completamente disciolto; per il secondo punto si tratta di evitare quelle condizioni di flusso che possono produrre emolisi.
Sistema che ha la funzione di trasportare agli organi e ai tessuti l'ossigeno, le sostanze nutritive, l'acqua, i sali, i prodotti intermedi del metabolismo, gli ormoni e di raccogliere anidride carbonica, sali, acqua e prodotti finali del metabolismo dell'azoto. La composizione del sangue refluo dai vari organi è varia: la circolazione svolge un'azione livellatrice e garantisce un'identica composizione al sangue che affluisce agli organi, creando nell'organismo un ambiente omogeneo. La respirazione polmonare si avvale di due correnti circolatorie: una tra il cuore e i polmoni, detta piccola circolazione o circolazione polmonare, e una tra il cuore e tutto il corpo, detta grande circolazione o circolazione generale. L'apparato circolatorio è costituito dal cuore, dalle arterie, dalle vene e dai capillari. L'organo centrale della circolazione del sangue è il cuore che, mediante le sue contrazioni ritmiche, coadiuvato dall'elasticità e dalla contrattilità delle pareti dei vasi, determina in tutto il sistema vascolare le differenze di pressione che obbligano il sangue a un movimento incessante. Dal ventricolo sinistro si diparte l'arteria aorta, dal ventricolo destro l'arteria polmonare. A ogni atrio affluiscono delle vene: a quello sinistro le vene polmonari e a quello destro le vene proprie del cuore e le vene cave superiore e inferiore. A partire dall'atrio sinistro il sangue ha carattere arterioso: l'emoglobina è legata con l'ossigeno (ossiemoglobina) e il plasma contiene le sostanze nutritizie, provenienti dall'apparato digerente, e le sostanze di rifiuto che derivano dai processi catabolici dei tessuti, destinate a essere inattivate o eliminate dagli organi emuntori (fegato, rene). Il sangue arterioso, dopo aver percorso le ramificazioni dell'aorta, giunge ai capillari; qui l'ossiemoglobina cede una parte del suo ossigeno alle cellule e riceve le scorie del ricambio dei tessuti, tra cui l'anidride carbonica, e le sostanze secrete dagli organi endocrini. Il sangue, divenuto così venoso, arricchito dalle sostanze assorbite dal tratto digerente (confluite mediante il sistema della vena porta) e dalle scorie eliminate dai vari tessuti, passa nelle vene che sboccano nell'atrio destro, quindi nel ventricolo destro e nell'arteria polmonare che ramificandosi fa capo alla rete capillare dei polmoni; qui, attraverso le pareti dei capillari e il sottile epitelio degli alveoli, l'emoglobina ridotta riceve ossigeno dall'aria contenuta negli alveoli, trasformandosi in ossiemoglobina, mentre la maggior parte dell'anidride carbonica passa dal plasma nell'aria alveolare (vedi respirazione). Da venoso il sangue diventa arterioso e come tale viene condotto all'atrio sinistro, da dove scende nel ventricolo sinistro.
|
<
|
ottobre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|