Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Situazione in cui il tratto terminale dell'esofago e il cardias non si dilatano al passaggio del cibo: vedi acalasia.
Vedi Cardiocinètici.
Registrazione simultanea dei battiti cardiaci fetali e delle contrazioni uterine, attraverso un dispositivo che collega l'addome materno a un monitor. È impiegato dalla trentesima settimana di gravidanza in avanti. Permette di controllare la situazione del feto in modo continuativo nelle gravidanze a rischio.
Vedi Cardiocinètici.
Termine generico che descrive affezioni del cuore e/o dei vasi sanguigni. La causa primaria delle CVD è l'aterosclerosi. Le CVD includono malattie coronariche (CHD), cerebrovascolari (CBVD) e malattie vascolari periferiche (PVD).
Consiste nell'applicazione di un'appropriata scarica elettrica al muscolo cardiaco allo scopo di ripristinarne il ritmo normale. In alcune gravi aritmie, in base a complessi meccanismi elettrofisiologici, si viene a creare nel tessuto cardiaco una sorta di cortocircuito che fa persistere l'aritmia. La cardioversione elèttrica ha lo scopo di interrompere questo cortocircuito in modo rapido e definitivo. Per metterla in atto si utilizzano particolari apparecchiature (defibrillatori). Indicazioni alla procedura sono costituite principalmente dalla fibrillazione ventricolare (aritmia gravissima che, se non curata, causa la morte in pochi minuti) e da altre forme di aritmia refrattarie alla terapia medica con farmaci antiaritmici (tachicardie ventricolari, fibrillazione e flutter atriale). In questi ultimi casi, trattandosi di soggetti svegli e coscienti, la cardioversione elèttrica viene eseguita in anestesia totale.
Infiammazione del cuore, estesa ai tre tessuti che lo compongono (endocardio, miocardio, pericardio). La cardite reumatica (o cardiopatia reumatica) è un'affezione in cui il cuore è coinvolto da reumatismo articolare acuto. Nelle fasi più precoci della malattia, la cardite reumatica si manifesta prevalentemente come endocardite, spesso ad andamento fugace e mutevole, clinicamente caratterizzata dalla presenza di un soffio cardiaco: l'endocardite determina infatti la comparsa di un'insufficienza mitralica (più raramente aortica), che soltanto nei casi più gravi si complica con aritmie o con i segni propri dello scompenso cardiaco. L'infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite) si associa sempre alla prima, e determina la comparsa di una persistente e marcata tachicardia, accompagnata o meno da disturbi del ritmo cardiaco. Più rara la contemporanea presenza di un'infiammazione del pericardo (pericardite), asintomatica o tutt'al più accompagnata da dolore in regione precordiale. La fase acuta della cardite reumatica dura in genere poche settimane. Un'adeguata terapia e un'attenta profilassi delle recidive possono evitare le conseguenze più gravi, legate al danno endocarditico che, se ripetuto, esita inevitabilmente in una stenosi valvolare. Vedi malattia reumatica, reumatismo.
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