Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Farmaco antipertensivo della categoria dei beta-bloccanti. Agisce infatti bloccando i recettori beta-adrenergici ma anche tramite vasodilatazione arteriolare. Trova indicazione per il trattamento dell'ipertensione arteriosa, della cardiopatia ischemica e dello scompenso cardiaco.
Forma di necrosi di tessuti, indotta nella tubercolosi dal bacillo di Koch (Mycobacterium tuberculosis): le cellule che occupano il centro della lesione tubercolare si trasformano in una massa opaca di colore giallastro. La massa caseosa così formatasi può riassorbirsi, oppure (come si verifica molto più di frequente) fluidificarsi per autolisi: si producono in tal modo i rammollimenti e le ulcerazioni tubercolari che, per esempio, nel polmone, danno luogo alle caverne tubercolari. Lesioni caseose si verificano anche in altre patologie, come la sifilide, la blastomicosi, la sarcoidosi, la malattia da graffio di gatto.
Proteina macromolecolare, contenuta principalmente nel latte; rappresenta infatti circa l'80% delle proteine del latte vaccino e il 45% delle proteine totali del latte umano.
Cavità dell'osso temporale, parte dell'orecchio medio; divisa dal condotto uditivo esterno per mezzo della membrana timpanica, comunica con la faringe attraverso la tromba di Eustachio; contiene, tra l'altro, la catena degli ossicini dell'udito.
Vedi barotraumatismo.
Sinonimo di antianemico, fattore.
Asportazione delle ghiandole sessuali (testicoli nel maschio e ovaie nella femmina) chirurgica o traumatica. Può essere monolaterale o bilaterale; in quest'ultimo caso è seguita in entrambi i sessi dalla perdita totale della capacità riproduttiva e da sintomi di carenza ormonale. In terapia si ricorre alla castrazione chirurgica generalmente in caso di patologia tumorale (tumore della prostata, della mammella); la castrazione medica (in oncologia o in medicina della riproduzione) o farmacologica ottiene lo stesso risultato senza asportare le gonadi, ma mettendole a riposo mediante somministrazione di farmaci (antiormoni: antagonisti recettoriali, analoghi antagonisti ecc.), e può essere reversibile. La castrazione nella femmina determina sintomi da mancata produzione ormonale e sterilità, ma non causa di per sé disturbi sessuali; nel maschio la carenza ormonale che ne deriva determina la totale scomparsa del desiderio e un'attenuazione dei caratteri sessuali secondari, pur persistendo la possibilità di avere erezioni; quando la castrazione del maschio avviene in età prepuberale impedisce lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari oltre che inibire la libido e la potenza sessuale (eunuchismo); la terapia androgena sostitutiva pone rimedio in modo completo a tale effetto negativo sulla libido e sui caratteri sessuali secondari. Talora utilizzata in passato per "curare" l'ipersessualità maschile. Con un'accezione simbolica, nella psicoanalisi il termine si riferisce a una situazione di perdita o a un complesso di situazioni limitanti che inibiscono il soggetto.
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