Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Intervento per cui, attraverso la dilatazione della tuba stessa si consente l'aerazione del cavo del timpano ristabilendo nell'orecchio la pervietà della tuba (o tromba) di Eustachio.
Con il cateterismo tubàrico si possono anche far arrivare all'orecchio medio cortisonici, decongestionanti, balsamici, acque termali sulfuree o salsoiodiche.
Introduzione di un catetere, attraverso l'uretra, nella vescica. Questa manovra viene impiegata per svuotare la vescica quando il soggetto non è in grado di urinare, oppure per installarvi sostanze medicamentose. Inoltre il cateterismo vescicale può servire per la cistomanometria, con la quale si stabilisce la pressione vescicale.
Filo sterile chirurgico ottenuto per torcitura di strisce di collagene prelevate dall'intestino di mammiferi ed essiccate. Si usa per le suture interne delle ferite, perché viene demolito dagli enzimi presenti nei tessuti e assorbito completamente.
Formazione anatomica a forma di coda (per esempio, lobo caudato, nucleo caudato).
In linguaggio medico lo stesso che eziologia.
Nevralgia caratterizzata da un dolore bruciante, continuo, spesso mal localizzabile, che compare in genere per lesioni traumatiche incomplete dei nervi mediano, ulnare o sciatico. Il dolore è spontaneo, accentuato da stimoli lievi, anche emotivi, e accompagnato da alterazioni cutanee (cute arrossata, umida, sottile), ossee (osteoporosi) e muscolari (atrofia e fibrosi). La causalgìa è attribuita all'irritazione contemporanea delle fibre sensitive e di quelle vegetative. La terapia è chirurgica (decorticazione della rete simpatica), o con trattamento endovenoso regionale con guanetidina o fenossibenzamina. Vedi terapia del dolore.
In caso di emorragia nasale (epistassi) ricorrente, causata dalla rottura di un piccolo vaso arterioso, si effettua una diatermocoagulazione, mediante ansa galvanica a punta smussata o a bottoncino; quando l'emorragia proviene da un fine reticolo venoso, si ricorre alla causticazione chimica, mediante acido tricloroacetico o nitrato d'argento.
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