Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Tessuto connettivale necrotico di aspetto denso e giallastro, che occupa la parte centrale di un foruncolo. Eliminato, lascia una profonda cavità da cui fuoriesce pus misto a sangue e a siero.
(o cenestesia), complesso di sensazioni, generale, continuo e uniforme, proveniente da tutte le parti dell'organismo agli organi nervosi superiori, e che determina nell'individuo uno stato generale di benessere (variazione positiva) o di malessere (variazione negativa). Disturbi primitivi della cenestesi (cenestopatie) si osservano in soggetti affetti da nevrastenia, nevrosi, disturbi psicosomatici.
Punto o area circoscritta di un organo, situata centralmente o importante per caratteristiche funzionali o per particolare struttura. In particolare, il termine è usato per indicare zone più o meno estese (centri nervosi) del sistema nervoso centrale che controllano singole attività, motorie, sensoriali e vegetative (per i centri nervosi, vedi sistema nervoso periferico).
Materiale usato nelle protesi dentarie, per le sue caratteristiche di buona compatibilità biologica e di conservazione nel tempo, dovuta alla grande durezza, oltre che per fini estetici, dovuti alle molteplici gradazioni di colore disponibili, facilmente avvicinabili a quelli dei denti.
Intervento di correzione della incontinenza cervico-segmentaria, atto a prevenire l'aborto. Si pratica in anestesia generale, preferibilmente in un'epoca compresa tra l'ottava e la nona settimana di gravidanza. Viene inserita una fettuccia di materiale non assorbibile sotto la mucosa del collo dell'utero, circondandolo. In questo modo si determina la chiusura del canale cervicale e si ripristina la sua funzione di contenimento del materiale ovulare.
Le tecniche utilizzate sono la transvaginale e la transaddominale.
La tecnica transvaginale è senz’altro la più diffusa, e rappresenta probabilmente più del 95% dei cerchiaggi. La tecnica più facile e comune è quella di McDonald, in cui una sutura viene passata attorno al collo dell’utero per via transvaginale. Un’altra tecnica, quella di Shirodkar, ha la stessa efficacia, ma, visto che richiede più dissezione chirurgica sia nell’inserzione che nella rimozione della sutura, è oggi meno diffusa e indicata.
La tecnica transaddominale è usata raramente, di solito nei casi in cui nella gravidanza precedente il cerchiaggio transvaginale non è riuscito a prevenire il parto pretermine. Richiede inizialmente una laparotomia con inserzione della sutura per via addominale.
Il cerchiaggio transaddominale può essere effettuato sia prima della gravidanza che in gravidanza.
Il cerchiaggio diminuisce l’incidenza di parto pretermine di almeno il 20-40% nella gravidanze con feto singolo e accorciamento della lunghezza della cervice al di sotto dei 25 mm nel secondo trimestre. L’efficacia è stata dimostrata in particolare per le gravidanze con pregresso parto pretermine e accorciamento della cervice.
Il nastro viene poi rimosso al momento del parto, quando compaiono le prime contrazioni.
Il cerchiaggio può causare gravi lesioni alla cervice uterina se rimosso a travaglio di parto avanzato. In caso di rottura delle membrane pretermine, è di solito rimosso subito dopo la somministrazione delle due dosi di steroidi per la maturazione fetale, o anche prima in presenza di infezione uterina, travaglio, o stress fetale.
Una banda di silicone viene fissata intorno al bulbo oculare, in caso di distacco di retina; la banda viene tesa in modo da determinare un aumento di tensione, cui segue la fuoriuscita del liquido sottoretinico per ristabilire l'aderenza tra coroide e retina. Può essere seguito da diatermocoagulazione o criocoagulazione.
Piante erbacee (per lo più Graminacee) i cui frutti (cariossidi), particolarmente ricchi di amido, sono utilizzati nell'alimentazione direttamente e sotto forma di farina; tra i più usati frumento, mais, segale, orzo, avena, riso. I cereali vengono utilizzati per l'alimentazione generalmente dopo essere stati privati delle parti indigeribili (cellulosa) e irritanti (lignina) degli strati periferici, e anche delle parti ricche di sostanze lipidiche (embrioni o germi), facilmente alterabili. Di conseguenza per l'alimentazione si utilizza solo la parte interna (endosperma), composta per la quasi totalità da amido, e ciò non costituisce un vantaggio, perché viene così eliminata la porzione più ricca di fibre, sali minerali, proteine e vitamine. Queste farine raffinate, più pregiate dal punto di vista commerciale, hanno valore nutritivo minore di quelle poco raffinate o integrali: la crusca eliminata con la raffinazione, ricca di ferro, di vitamine del gruppo B e di proteine, è importante per il mantenimento dello stato di benessere fisico. Le farine sono un alimento prevalentemente energetico.
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