Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Circolo sanguigno composto dall'arteria polmonare, dalle sue ramificazioni che si diffondono nei polmoni e dalle vene polmonari.
Circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato. La piccola circolazione offre resistenze emodinamiche molto minori rispetto a quelle della circolazione sistemica; questo è il motivo per cui, nonostante la portata dell'aorta sia uguale a quella delle arterie polmonari, il cuore destro sia più debole e ha pareti più sottili.
Come avviene. Il sangue venoso parte dall'atrio destro del cuore e viene spinto nel ventricolo destro e di qui nell'arteria polmonare che lo porta nei polmoni. Anch'essa si divide in arterie sempre più piccole e sottili che arrivano infine agli alveoli polmonari dove cedono anidride carbonica e ricevono ossigeno introdotto con la respirazione. Dall'atrio sinistro il sangue viene spinto nel ventricolo sinistro e da lì nella grande circolazione.
Il sistema venoso del piccolo circolo ha origine dalle reti capillari alveolari, a cui seguono le valvole e le vene che raggiungono l'ilo polmonare.
I capillari alveolari, oltre ad assolvere la funzione respiratoria, permettono la nutrizione del parenchima polmonare; la vascolarizzazione dell'albero bronchiale è invece assicurata dalle arterie bronchiali che appartengono alla circolazione sistemica.
Intervento chirurgico di resezione del frenulo e ablazione parziale o totale del prepuzio, seguita da una sutura mucosocutanea; in seguito a essa il glande resta sempre scoperto, libero dal prepuzio. Si esegue in caso di fimosi o baleniti e per ragioni religiose (per esempio, dagli ebrei). Può essere eseguita ambulatoriamente, in anestesia locale o generale. L'intervento non presenta difficoltà, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza. Pare che contribuisca alla diminuzione della frequenza del tumore al collo dell'utero.
Sebbene la circoncisione abbia modesti effetti sulle prestazioni sessuali, la diminuzione di sensibilità può combattere certi casi di eiaculazione precoce.
Alcuni soggetti circoncisi lamentano riduzione della sensibilità complessiva, dovuta alla perdita di tessuti erogeni. Si registrano poca maneggevolezza del pene, difficoltà masturbatorie, insensibilità del glande (che, rimanendo sempre scoperto, non è più protetto dallo sfregamento sugli indumenti) e della zona del frenulo (per molti la più importante, ai fini del piacere), con conseguente difficoltà orgasmica.
Vi sono periodi refrattari maggiori anche perché diventa necessaria una forte stimolazione dei tessuti che, "stressati", possono rendere dolorosi e frustranti i rapporti sessuali penetrativi e la masturbazione.
Tali effetti non sono presenti in tutti i maschi circoncisi e sono correlati con la tecnica chirurgica utilizzata (da cui dipende anche la quantità di pelle rimossa), con l'esperienza del chirurgo e con l'età del maschio a cui è praticata (in periodo perinatale, a sviluppo psicofisico in corso, a sviluppo ultimato).
La circoncisione è eseguita nella medicina moderna per porre rimedio ad alcune disfunzioni del pene, come fimosi e balaniti. Può essere praticata anche in alcuni casi di cancro al pene e infezione delle vie urinarie. È praticata anche in alcuni casi di eiaculazione precoce (il 10% dei casi di eiaculazione precoce ha infatti origine fisica).
Tale pratica è applicata con frequenza dipendente dalla cultura medica dominante: negli Stati Uniti, per esempio, è più frequente che in Europa e viene eseguita a titolo preventivo.
In caso di fimosi è talvolta eseguita anche la rimozione del frenulo; la finalità è liberare pelle nella zona del frenulo quando è troppo corto.
La maggior parte delle operazioni relative alla fimosi hanno esito positivo, portando a un miglioramento della vita dell'individuo, consentendogli rapporti sessuali più piacevoli.
L'intervento lascia una lieve cicatrice. Se è eseguito su un giovane e in strutture adeguate, la cicatrice si riassorbe quasi sempre in breve tempo senza lasciare tracce.
Movimento complesso che coinvolge diversi gruppi muscolari per ottenere la rotazione di un segmento corporeo combinata con spostamenti antero-posteriori e laterali.
Si dice di arteria, nervo o condotto che si ripiega su se stesso.
Sottili sporgenze tortuose di forma e dimensioni varie, delimitate da solchi e scissure, presenti sulle superfici degli emisferi cerebrali.
Particolarmente numerose e sviluppate nel cervello umano, permettono un considerevole aumento della superficie della corteccia cerebrale. Le circonvoluzioni cerebrali sono sede di importanti attività fisiologiche e si ritiene che il loro numero sia in diretto rapporto con le capacità intellettive dell'individuo. Prendono, in genere, il nome dal lobo cui appartengono (per esempio, prima circonvoluzione), dalla disposizione (per esempio, circonvoluzione frontale ascendente), dalle scissure o dai solchi prossimali che le delimitano (per esempio, circonvoluzione prerolandica) oppure dal nome dell'anatomista che ne studiò struttura e funzioni (per esempio, circonvoluzione di Broca).
Papille che, in numero da 7 a 11, si trovano disposte a V, con vertice posteriore, alla base della lingua. Contengono i calici gustativi, sono innervate dal glosso-faringeo e fanno parte dell'organo del gusto.
Si dice di ciò che provoca cirrosi; fattori cirrogeni sono, per esempio, l'alcolismo e l'epatite virale.
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