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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
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Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di medicinasalute (del 12/12/2011 @ 17:20:25, in Lettera C, visto n. 990 volte)
Sindrome di Crouzon, in cui si ha una distorsione della forma del cranio
 
Di medicinasalute (del 12/12/2011 @ 17:28:05, in Lettera C, visto n. 982 volte)
Atrofia di Cruveilhier, patologia degenerativa dei muscoli in seguito al degrado dei motoneuroni
 
Di riccardo (del 19/02/2014 @ 11:43:42, in Lettera C, visto n. 916 volte)
Detta anche ulna, è un osso lungo che con il radio forma lo scheletro dell'avambraccio. In esso si distinguono un corpo e due estremità. Il corpo, o diafisi, ha forma prismatico-triangolare. L'estremità prossimale, o epifisi, presenta un'incisura delimitata da due apofisi (olecrano e coronoide) su cui si articola, nel gomito, l'omero; l'altra epifisi distale si articola invece con l'estremità inferiore del radio (articolazione radio-ulnare) e con l'osso piramidale del carpo (articolazione del polso, o radiocarpica).
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 12:29:34, in Lettera C, visto n. 1399 volte)
Il flusso del sangue nell'organismo umano è strutturato secondo un dispositivo a doppia circolazione, imperniato sull'attività del cuore. La piccola circolazione provvede al compito fondamentale di riossigenare il sangue, e ha luogo nei polmoni. La grande circolazione invece convoglia il sangue in tutto il resto del corpo. Il cuore è dunque l'organo deputato alla circolazione del sangue. È un muscolo situato nel mediastino, la cavità fra i polmoni, ed è composto da quattro cavità: atrio destro e sinistro, ventricolo destro e sinistro. La parte destra del cuore è divisa dalla sinistra da un setto. Gli atri occupano la parte superiore dell'organo e comunicano con i rispettivi ventricoli per mezzo delle valvole atrioventricolari (a destra la tricuspide, a sinistra la bicuspide, o mitrale). Atri e ventricoli comunicano poi con il resto dell'organismo mediante una serie di vene e arterie: dal ventricolo destro parte l'arteria polmonare, dal sinistro l'arteria aorta; nell'atrio destro sboccano le vene cave e la grande vena coronarica, nel sinistro le quattro vene polmonari. Si può dunque parlare di una sezione venosa del cuore, quella destra, e di una arteriosa, quella sinistra. I ventricoli hanno pareti più spesse rispetto agli atri, così come l'atrio sinistro rispetto al destro. Inoltre la struttura delle fibre muscolari è differente nelle varie aree cardiache; ad esempio, l'atrio destro presenta i muscoli pettinati, mentre nei ventricoli si hanno formazioni di fascetti di muscoli che hanno inserzioni tendinee a livello delle valvole atrioventricolari. L'epicardio riveste il cuore all'esterno, mentre le cavità interne sono ricoperte dall'endocardio. Il cuore stesso viene irrorato dalle arterie coronariche, che partono dall'aorta. L'attività del cuore viene regolata sia da fattori interni alle fibrocellule del tessuto miocardico specializzato, sia dall'azione del sistema nervoso periferico, che tuttavia agisce solo nella modulazione dell'intensità, della forza e della frequenza delle contrazioni. In particolare, la propagazione delle contrazioni è assicurata dal tessuto di conduzione e da alcune sue strutture: nodo del seno (nell'atrio destro, dà origine all'impulso), nodo atrioventricolare (si trova nel setto che divide gli atri), fascio di His (si diffonde dal setto interventricolare alle pareti muscolari dei ventricoli). Il ciclo cardiaco può essere suddiviso in tre fasi: quella presistolica (gli atri si contraggono e il sangue fluisce da atri a ventricoli), la sistole ventricolare (le valvole atrioventricolari si chiudono e il sangue viene immesso in circolo), e la presistole (fase di riposo del cuore).
 
Di dr.psico (del 07/08/2007 @ 10:07:00, in Lettera C, visto n. 1456 volte)
E' una malattia provocata dalla presenza di un adenoma ipofisario secernente ACTH. Determina ipersurrenalismo e sintomi neurologici dovuti alla crescita dell’adenoma, in particolare cefalea e disturbi visivi, obesità, ipertensione arteriosa, irsutismo, disfunzioni sessuali. La terapia consiste nella rimozione chirurgica del tumore, o nell'irradiazione della sede ipofisaria.
 
Di dr.psico (del 07/08/2007 @ 10:08:36, in Lettera C, visto n. 1338 volte)
Stato di ipersurrenalismo dovuto a cause non ipofisarie.
 
Di medicinasalute (del 12/12/2011 @ 17:25:28, in Lettera C, visto n. 1151 volte)
Patologia contraddistinta da un processo espansivo endocranico e da melanodermia. E’ un disturbo caratterizzato da un ipercorticalismo surrenale secondario in seguito alla ipersecrezione di ormoni adrenocorticotropi da parte di un adenoma cromofobo o basofilo dell'ipofisi.
 
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