Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
I difetti visivi (ametropie) sono la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo.
Farmaci che inibiscono l'attività degli osteoclasti, interferendo così nel processo di ricambio del tessuto osseo. Sono usati in caso di morbo di Paget e di ipercalcemia, per l'osteoporosi e per il trattamento delle metastasi ossee.
La difterite è una malattia infettiva, acuta e contagiosa, con la caratteristica di creare placche sulle mucose, particolarmente delle vie aeree.
E' provocata da un batterio specifico, il Corynebacterium diphtheriae, la cui scoperta si deve a Edwin Klebs nel 1883.
La diffusione della malattia nell'uomo avviene per contatto diretto e presenta:
* la formazione di pseudomembrane molli di colore grigio, costituite da leucociti e fibrina capaci di agglomerare i microbi patogeni;
* un processo di intossicazione, dovuta al propagarsi del microbo patogeno proveniente dal punto di contagio.
L'esordio è solitamente graduale, con febbre relativamente modesta, mal di gola, stanchezza; in meno della metà dei pazienti si ha disfagia, cefalea, cambiamenti nel tono della voce. Nel 10% circa dei pazienti è presente edema del collo, fenomeno associato ad un aumento del rischio di mortalità. Se è presente un grave stato tossico si può avere una stanchezza profonda associata a pallore e tachicardia.
La difterite viene trattata grazie all'ausilio di un antisiero, sviluppato dal biologo francese Emile Roux nel 1894. Il siero antidifterico, unica soluzione utilizzata, viene inoculato per via intramuscolare, con dosi variabili a seconda del grado di infezione tossica raggiunta.
Oggi, per l'immunizzazione dei nuovi nati, si usa un vaccino costituito da anatossina difterica che è stato prodotto per la prima volta nel 1920.
Muscolo situato nel collo, nella regione sopraioidea. È formato da due porzioni carnose (ventri) riunite da un tendine intermedio. È innervato dal nervo mandibolare (ventre anteriore) e dal nervo facciale (ventre posteriore). Il muscolo abbassa la mandibola e innalza l'osso ioide.
Il complesso degli organi e delle strutture deputate all'assunzione degli alimenti, alla loro elaborazione e assorbimento nonché all'eliminazione dei residui. Comprende il tubo digerente (lungo una decina di metri) e le formazioni annesse, come le ghiandole. Il tubo digerente inizia con la cavità buccale, prosegue nella faringe e quindi in un canale che può essere suddiviso in: esofago, stomaco (congiunto con l'esofago dal cardias) e intestino che termina con l'orifizio anale. Le pareti di tutto il tubo digerente sono generalmente costituite da tre strati sovrapposti: tunica mucosa, tunica muscolare, tunica esterna. La maggior parte del tubo digerente è avvolto da una membrana sierosa che riveste sia le pareti della cavità addominale (peritoneo parietale) sia gli organi in essa contenuti (peritoneo viscerale).
Farmaci utilizzati per agevolare la digestione. I moderni digestivi contengono enzimi pancreatici (lipasi, amilasi ecc.).
Porzione dell’intestino tenue. Fa seguito al duodeno e si continua nell’ileo. È avvolto dal mesentere che lo ancora alla parete posteriore addominale.
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