Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Svuotamento di una cavità anatomica ripiena di liquido patologico o fisiologico.
Malattia parassitaria dovuta al verme nematode Dracunculus medinensis. Diffusa soprattutto in Africa e in Asia, nelle regioni rurali. L’uomo contrae la malattia attraverso l’ingestione dell'ospite intermedio del parassita, rappresentato da piccoli crostacei del genere Cyclops. L'infezione può richiedere un lungo periodo (8-12 mesi) prima che le larve, dall'intestino arrivino al sottocute. La malattia si manifesta con papule arrossate e vescicole in diverse sedi cutanee , le quali, rompendosi, lasciano affiorare il verme. Possono inoltre essere presenti orticaria, febbre e asma. La terapia richiede farmaci antielmintici e l’asportazione chirurgica del parassita.
Vedi Dracunculosi.
Sigla che indica il vaccino trivalente contro difterite, pertosse e tetano.
Antibiotico semisintetico ad ampio spettro appartenente al gruppo delle tetracicline. Efficace nelle infezioni da batteri Gram-positivi e particolarmente sui batteri intracellulari (Clamidia, micoplasmi, rickettsie, brucelle, ecc). Usato nella terapia delle infezioni delle vie respiratorie e delle malattie sessualmente trasmesse ed anche nella profilassi della malaria e della leptospirosi.
Punto della cavità peritoneale in cui si inflette il peritoneo tra la vescica e il retto nel maschio, tra la vagina e il retto nella femmina. Viene esaminato con l’esplorazione rettale o vaginale.
Dotto linfatico che raccoglie la linfa reflua dall addome e dagli arti inferiori nonche dalla parte superiore sinistra del corpo.
È situato nella parte superiore dell'addome, dietro il peritoneo.
Ha origine dalla confluenza dei tronchi lombare destro, lombare sinistro e intestinale, che si uniscono in una dilatazione chiamata cisterna di Pequet all'altezza delle prime vertebre lombari. Si estende verticalmente per 38-45 cm risalendo lungo la linea mediana anteriormente ai corpi vertebrali e posteriormente alla aorta. Penetra nel torace attraverso l'orifizio aortico del diaframma, decorre nel mediastino posteriore e a livello di T4 si fa obliquo verso sinistra e verso l'alto, passa posteriormente alla carotide comune sinistra ed alla vena giugulare sinistra, per poi sfociare nella giunzione tra la vena succlavia sinistra e la vena giugulare sinistra, alla base del collo.
Nell'adulto, il dotto toracico trasporta dai 2 ai 4 litri di linfa al giorno. Quando questo risulta bloccato o danneggiato, può accumularsi rapidamente una grande quantità di linfa nella cavità pleurica, condizione chiamata chilotorace.
I primi segni di un problema al dotto toracico sono rappresentati da un allargamento del linfonodo di Virchow, un nodo linfatico posto nella regione sopraclavicolare sinistra, vicino a dove questo si riversa nella vena succlavia.
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