Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il termine può indicare la rottura fisiologica dei follicoli ovarici, oppure la riapertura spontanea di un ferita dopo che i suoi margini avevano aderito.
Centro nervoso che si trova sotto l’angolo laterale del IV ventricolo, nel midollo allungato, e al quale arrivano parte delle fibre del nervo vestibolare e dal quale originano fibre nervose dirette ai motoneuroni del midollo spinale.
In Francese significa "già visto", è l'espressione con cui si indica la sensazione di rivivere un evento già occorso o di riconoscere un luogo sconosciuto come già visto. Questo fenomeno è detto anche crisi del giro uncinato, in quanto fu osservato per la prima volte da J.H. Jackson in pazienti con tumore al lobo temporale cerebrale e attribuito a sofferenza di una regione dell'ippocampo, l’uncus. È anche un fenomeno premonitore di una crisi convulsiva nelle persone affette da epilessia temporale.
Sindrome neuropatica sensitivo-motoria a carattere ereditario, a trasmissione autosomico recessiva ma è stata descritta anche una trasmissione autosimoco dominante. È una polinevriti demielinizzante. I sintomi caratteristici sono : debolezza muscolare, perdita di sensibilità prima prossimale e poi distale, dolore delle estremità, deformità dei piedi e ariflessia. Progressivamente si arriva alla totale incapacità di deambulare.
Patologia sensitivo-motoria che si presenta sin dalla nascita ed ha un carattere ereditario. Comporta: ritardo nello sviluppo motorio (causato da atrofia muscolare simmetrica degli arti inferiori che si estende poi agli arti superiori), rigonfiamento dei tronchi nervosi che risultano palpabili, assenza di riflessi proprioccettivi, disturbo della sensibilità superficiale e profonda, atassia sensitiva. La patologia ha decorso invalidante.
Di Admin (del 23/06/2007 @ 13:30:09, in Lettera D, visto n. 2020 volte)
farmaco antipertensivo che appartiene agli ACE inibitori.
Se ne assume una dose da 15 o 30 mg al giorno.
Disturbo psichico caratterizzato dalla presenza di idee deliranti, cioè di convinzioni intime del soggetto, non riconducibili a fatti reali. Il delirio può essere la manifestazioni di diverse patologie come la schizofrenia o la psicosi maniaco-depressiva. Si fa distinzione fra delirio confuso o lucido, nel primo la coscienza è offuscata, nel secondo vigile. Sono stati descritti tantissimi tipi di delirio a seconda delle convinzioni mostrate dai pazienti. Il delirio di persecuzione è il più frequente, il soggetto che ne è affetto è convinto di essere perseguitato da persone e di trovarsi sempre in ambiente ostile. Il delirio depressivo invece è legato a particolari angosce e caratterizzato da assoluto pessimismo (delirio di colpa, di rovina, di negazione ecc.); poi ancora c'è delirio mistico, che è la convinzione di particolari esperienze in rapporto con il divino. Nel delirio di negazione la realtà viene del tutto negata. La terapia dei deliri è sempre dipendente dalla malattia nella quale si manifestano.
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