Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Centro primario e più importante di un processo patologico. Termine usato in medicina per indicare processi patologici localizzati e circoscritti che fanno sentire la loro azione dannosa su tutto l'organismo. Tali sono per esempio i focolai di infezione cronica che si possono instaurare a livello delle tonsille o delle radici dei denti, e che possono causare danni a livello del cuore o del rene.
Si parla di foci infiammatori per esempio nel caso delle tonsille o di granulomi apicali dentari che fungano da zona di permanenza di processi infiammatori cronici e latenti, dalla quale sono immesse nel circolo sanguigno o linfatico minime cariche batteriche. Talvolta si usa il sinonimo focolaio.
Strutture presenti nelle ovaie in numero variabile da cui si libera l'ovulo durante la fase dell'ovulazione. Forma, dimensioni e struttura dei follìcolo ovàrico mutano nelle diverse fasi dello sviluppo corporeo e, dopo la pubertà, a seconda della fase del ciclo mestruale.
Strutture presenti nelle ovaie in numero variabile da cui si libera l'ovulo durante la fase dell'ovulazione. Forma, dimensioni e struttura dei follìcolo ovàrico mutano nelle diverse fasi dello sviluppo corporeo e, dopo la pubertà, a seconda della fase del ciclo mestruale.
Ramo della medicina che studia la fonazione e il trattamento dei suoi disturbi.
Con il termine forfora si indica una desquamazione acuta o cronica del cuoio capelluto. La forfora grassa è tipica della dermatite seborroica e può predisporre alla tendenza androgenetica. La forfora secca possiamo invece riscontrarla invece in numerose malattie dermatologiche, come la psoriasi, l'ittiosi e la dermatite da contatto. La terapia della forfora prevede l'uso di rimedi seboregolatori diversi, a seconda del tipo di forfora e di eventuali altri sintomi associati (es. seborrea, prurito, rossore, etc).
La fosfatidilserina è un fosfolipide in grado di attenuare i livelli di cortisolo e consentendo quindi una maggiore ipertrofia muscolare. Per questa ragione, ha attratto l'interesse dei culturisti e di chi intende aumentare la propria forza e capacità muscolare. La fosfatidilserina è famosa però anche perché migliora le capacità mnemoniche e cognitive. A conferma di ciò, la presenza della fosfatidilserina nell'organismo si concentra soprattutto nelle cellule cerebrali.
L'effetto più ricercato rimane però quello che la sostanza produce sullo sforzo fisico. Alcuni studi hanno dimostrato che la fosfatidilserina riduce la sensazione di fatica, contribuisce a mantenere alti i livelli di testosterone durante l'allenamento e riduce il livello di cortisolo nel sangue del 20 per cento.
I fosfolipidi sono molecole organiche appartenenti alla classe dei lipidi idrolizzabili, che comprende tutti i lipidi caratterizzati da almeno un acido grasso nella loro struttura.
Negli alimenti i fosfolipidi sono poco abbondanti e rappresentano circa il 2% dei lipidi totali, tuttavia possono essere sintetizzati dalle varie cellule dell'organismo; essi hanno un ruolo sia energetico che strutturale, con prevalenza di quest'ultimo. ifosfolipidi sono importanti anche nei processi di coagulazione del sangue, nella risposta infiammatoria, nella costituzione della mielina e della bile prodotta dal fegato (evitano che il colesterolo precipiti in cristalli, prevenendo la formazione di calcoli); proprio quest'organo è la principale struttura corporea deputata alla sintesi di fosfolipidi, che sono comunque sintetizzabili - sia pur con velocità differenti - da tutti i tessuti.
Dal punto di vista tecnico, i fosfolipidi sono in grado di tenere insieme due sostanze, come i Grassi e l'acqua, normalmente non mescolabili. Questa proprietà, detta emulsionante, viene sfruttata in diversi settori industriali, che vanno dall'impiego alimentare (per la produzione di creme, salse, gelati ecc.) a quello cosmetico e salutistico.
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