Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il glucomannano è un polisaccaride formato da glucosio e mannosio. È una sostanza molto popolare nell'ambito dei regimi alimentari volti alla perdita di peso; si tratta di una fibra in grado di attrarre molta acqua e di aumentare la propria consistenza di circa 60-100 volte, formando una massa gelatinosa. Il risultato è l'attenuazione del senso di fame e la riduzione dell'assorbimento di grassi e zuccheri.
Il glucomannano ha un'azione igienizzante e regolatrice che ne fa una sostanza ideale per risolvere i problemi di stitichezza.
È il processo mediante il quale viene sintetizzato glucosio a partire da composti non glucidici.
La gluconeogenesi è fondamentale per garantire un adeguato apporto di glucosio ai tessuti insulinodipendenti (cervello, muscoli durante l'attività intensa). Diventa fondamentale durante il digiuno, quando le riserve glucidiche dell'organismo sono esaurite. La gluconeogenesi parte dal piruvato, consta di dieci fasi ed in buona parte è l'inverso della glicolisi. Tra i precursori non saccaridici ritroviamo il piruvato, il lattato, il glicerolo e gli amminoacidi.
È uno zucchero amminico e uno dei principali precursori della sintesi delle proteine glicosilate e dei lipidi. La glucosamina è comunemente usata come trattamento per l'osteoartrite.
Farmaci
Dona.
Indicazioni
Usato come coadiuvante nel trattamento delle osteoartrosi primarie e secondarie, osteocondrosi, spondilosi, condromalacia della rotula e periartrite scapolo-omerale.
Controindicazioni
Controindicato in soggetti atopici o con disturbi di conduzione cardiaca e con scompenso cardiaco acuto. In pazienti sofferenti di fenilchetonuria è controindicata la somministrazione orale in bustine.
Interazioni
Sono note le sue interazioni con tetracicline, penicilline, cloramfenicolo: se ne sconsiglia pertanto l'uso come soluzione iniettabile mista.
Zucchero a sei atomi di carbonio, rientra nella categoria degli esosi. Il glucosio è un monosaccaride molto diffuso in natura, in forma semplice oppure in molecole complesse costituite da molte unità concatenate (come gli amidi, il glicogeno, la cellulosa). La maggior parte degli zuccheri complessi introdotti con l'alimentazione viene ridotta in glucosio e in altri glucidi semplici. Il glucosio si ottiene per idrolisi di molti carboidrati, fra cui il saccarosio, il maltosio, l'amido, il glicogeno, etc. Il glucosio ottenuto dalla scissione degli altri carboidrati a livello del fegato poi viene ceduto al sangue e quindi agli altri tessuti in misura rispondente alle esigenze energetiche, oppure accumulato sotto forma di glicogeno. Il livello di glucosio nel sangue è regolato con precisione da alcuni ormoni (insulina e glucagone). La concentrazione fisiologica di glucosio nel sangue varia nell'arco delle 24 ore; pertanto non è possibile indicare un valore assoluto di normalità per la glicemia, per questo motivo è più opportuno fare riferimento a diversi valori di normalità della glicemia, a digiuno o post-prandiale.
Enzima che catalizza la reazione di trasformazione di uno zucchero aldoso a sei atomi di carbonio (con un gruppo fosfato al carbonio 6) in uno zucchero pentoso (con un fosfato al carbonio 5). È presente in notevole quantità nelle cellule in cui avviene la sintesi degli steroidi e degli acidi grassi (per esempio, nel fegato, nella ghiandola mammaria, nelle ghiandole surrenali). Si ritrova nei globuli rossi dove è indispensabile perché essi possano utilizzare il glucosio. Un suo deficit nei globuli rossi dà luogo a una delle forme di favismo.
Reazione che avviene nel fegato che prevede la coniugazione di sostanze chimiche con acido glucuronico per renderle più facilmente eliminabili dall'organismo. Farmaci e sostanze tossiche (per esempio la bilirubina) vengono rese inattive con la glucuronazione e poi eliminate con le urine. L'enzima responsabile della glucuronazione è la glucuronil-transferasi. Difetti della glucuronazione causano alcune forme di ittero ittero, come quello neonatale o da latte materno e la sindrome di Crigler-Najjar.
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