Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Componente lipoproteica di molti cereali (eccetto mais e riso), formata dall'unione di glutenina e gliadina: quest'ultima responsabile del morbo celiaco, malattia che colpisce l'intestino tenue di individui geneticamente predisposti, curabile con la completa abolizione dalla dieta dei cereali e i cibi che contengono gliadina.
Scienza il cui oggetto è lo studio dell'apparato masticatorio. E' una branca dell'Odontoiatria.
Acronimo di Gonadotropin-Releasing Hormone, ovvero liberante gonadotropine. Controlla la secrezione ipofisaria delle due gonadotropine, FSH, l'ormone follicolo stimolante, e LH , l'ormone luteinizzante. La secrezione di GnRH rimane regolata su valori bassi fino alla pubertà. Poi diviene responsabile della periodicità del ciclo mestruale.
Farmaco preferito per il trattamento di una determinata patologia. Di solito è quello con miglior profilo di efficacia e sicurezza in rapporto ad altri farmaci.
Organulo della cellula, che prende il nome dal suo scopritore, Camillo Golgi. È costituito da un complesso di cisterne membranose appiattite impilate una sull'altra. Interviene nella fase finale del processo di sintesi e secrezione delle proteine, ha un ruolo fondamentale nella sintesi dei polisaccaridi complessi, nella produzione dei lisosomi e nei processi di assorbimento dei lipidi.
Malattia caratterizzata da perdita graduale della vista o cecità notturna e da segni oculari che comprendono la liquefazione del corpo vitreo, la retinoschisi maculare e l’atrofia e la pigmentazione periferica dell’epitelio pigmentato della retina.
L’elettroretinogramma è estinto o marcatamente anomalo.
Origini e diffusione
E’ una malattia rara a prevalenza non nota. Maschi e femmine sono affetti in eguale misura.I pazienti giungono all’osservazione clinica nel corso delle prime duedecadi di vita per una cecità notturna associata a retinopatia pigmentaria insidiosa spesso bilaterale. Possono evidenziarsi retinoschisi periferica e ampie zone di degenerazione tipo lattice che provocano lacune retiniche.
Segni oculari associati possono essere la liquefazione del corpovitreo e la presenza di membrane epiretiniche. I pazienti possono sviluppare precocemente cataratta e distacco di retina. I vasi periferici retinici appaiono opachi o sclerotici. L’elettroretinogramma è estinto o marcatamente alterato già nei primi anni di vita. L’acuità visiva rimane relativamente stabile nelle prime due decadi, ma più tardivamente mostra un peggioramento significativo.
E’ una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva. Il gene responsabile non è noto.Criteri diagnosticiLa diagnosi rimane clinica e strumentale. Non esiste al momento un test genetico di conferma diagnostica.
Diagnosi differenziale
E’ necessario differenziare dalle altre forme di distrofia retinica:amaurosi congenita di Leber; distrofia vitelliforme di Best; distrofia vitreoretinica; retinite pigmentosa; retinite puntata albescens;malattia di stargardt.
Terapia
Non esiste al momento alcun trattamento causale della malattia. E’possibile effettuare un trattamento profilattico delle rotture retiniche asintomatiche per prevenire il distacco di retina,come nel suo caso.
E' una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva ,come lei diceva,ma non possono essere effettuati studi genetici specifici perchè non è conosciuto il gene responsabile!!!!
Sinonimo di epicondilite.
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