Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Branca della patologia che studia le alterazioni nei tessuti di un organismo conseguenti a processi patologici. Si avvale di tecniche istologiche.
Proteina ricca di aminoacidi basici, carica positivamente. Gli istoni costituiscono le proteine più abbondanti associate al DNA, con cui interagiscono, grazie alla sua carica negativa (dovuta all'abbondanza di gruppi fosfato), per formare i nucleosomi.
Disciplina che studia i tessuti e le cellule che li compongono. Si avvale di tecniche molto diverse a seconda del tipo di strutture o di sostanze che si vogliono studiare. I procedimenti più comuni prevedono il trattamento dei tessuti con fissativi che impediscono la degradazione delle strutture cellulari. Lo studio viene poi effettuato al microscopio. Si utilizzano anche coloranti che abbiano affinità per i diversi costituenti tessutali in modo da evidenziarli separatamente. La colorazione più usata è quella con ematossilina ed eosina. Lo studio istologico di tessuti è di grande rilevanza diagnostica.
Differenziamento dei foglietti embrionali che, specializzandosi, vanno a formare i tessuti caratteristici dei diversi organi.
Compatibilità tra tessuti. È fondamentale nel caso di trapianti di organi e tessuti. Il maggior indice di istocompatibilità è rappresentato dall'HLA (Human Leucocyte Antigens, antigeni umani leucocitari). L'HLA è un complesso di glicoproteine presenti sulla superficie dei leucociti e di altre cellule. Ogni individuo ha il suo specifico HLA. Si usa l'espressione “antigeni di istocompatibilità” perché sono responsabili della compatibilità tissutale, e quindi dell'accettazione o del rigetto di organi provenienti trapiantati da un altro organismo. Per la riuscita di un trapianto è indispensabile che l'HLA del donatore e del riceventi siano quanto più possibile simili.
Termine anatomico che indica la porzione ristretta di un organo, compresa tra due parti più grandi. Ad esempio l'istmo della tiroide, della tuba, dell'utero, dell'aorta, etc).
Insieme di malattie caratterizzate dalla proliferazione di cellule appartenenti al compartimento monocitico-macrofagico. Esistono forme reattive, secondarie a malattie infettive, forme neoplastiche (istiocitosi maligna o reticulosi midollare istiocitaria) e forme da causa ignota, chiamate istiocitosi X, che interessano le ossa, le mucose e i polmoni.
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