Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Ritenzione di acqua nell'organismo.
Terapia a base di acque minerali. In questo tipo di trattamento le acque vengono somministrate come bevande, di solito al mattino e a digiuno.
Versamento di liquido di natura non infiammatoria nella cavità pericardica, per esempio in caso di ritenzione idrica o di insufficienza cardiaca.
Condizione patologica caratterizzata dalla dilatazione del rene e del bacinetto che si instaura in conseguenza di processi che ostacolano il deflusso dell’urina dal rene lungo le vie urinarie. In tali condizioni, per il ristagno e l’aumento di pressione dell’urina che viene continuamente prodotta dal rene, il tratto delle vie urinarie a monte dell'ostruzione si dilata progressivamente. Il ristagno di urina predispone poi alle infezioni delle vie urinarie e del rene. La sintomatologia consiste in dolore renale, i malati soffrono spesso di coliche renali intermittenti e di durata variabile, altre volte di dolori fissi al fianco. La terapiaè chirurgica e mira a rimuoverne le cause quando è conservato un certo grado di funzionalità nel rene, se invece la funzione è abolita si ricorre all’asportazione del rene stesso. Allo scopo di mantenere intatto funzionalmente tutto il rene, si esegue una resezione dell’uretere e si traspone anteriormente al fascio vascolare: la continuità del condotto è ripristinata riunendo i due capi del condotto termino-terminale.
Sono enzimi responsabili dell'idrolisi di composti chimici; il gruppo delle idrolasi comprende tutti gli enzimi digestivi e quelli contenuti nei lisosomi.
vedi buftalmo.
Avversione morbosa per l'acqua.
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