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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 21/01/2011 @ 16:08:07, in Lettera I, visto n. 1213 volte)
Sigla di ormone luteinizzante.
 
Di medicina (del 16/09/2007 @ 14:22:55, in Lettera I, visto n. 2035 volte)
Farmaci Arfen, Brufen, Gineflor, Ginenorm, Ibuprofene Pliva, Nureflex, Subitene. Indicazioni Trattamento delle affezioni infiammatorie e reumatiche dell'apparato muscolo scheletrico, artrite reumatoide, artrosi, osteoartrosi in tutte le sue localizzazioni e sindromi correlate (lobalgie, sciatalgie, radicolonevriti),dolori di varie origini e natura e infiammazioni delle mucose vulvo-vaginali. Controindicazioni L'uso del prodotto è sconsigliabile durante la gravidanza, nel periodo dell'allattamento e nei bambini al di sotto dei 14 anni. Controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata al prodotto e nei soggetti ipersensibili ai FANS, con insufficienza cardiaca, insufficienza epatica e renale, nella diatesi emorragica e durante una terapia diuretica intensiva. Interazioni Sono conosciute interazioni con farmaci antiaritmici di classe I e III, fenotiazine, antidepressivi triciclici, antistaminici.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 21/01/2011 @ 16:18:44, in Lettera I, visto n. 1301 volte)
Ibrido cellulare ottenuto dalla coltivazione in appositi terreni di coltura di due tipi cellulari distinti. Dapprima l'unione delle cellule darà luogo a cellule con due nuclei i quali poi si fonderanno e un corredo cromosomico prevarrà sull'altro. a cellule con due nuclei, poi si ha fusione dei due corredi cromosomici e nelle successive divisioni cellulari, uno prevarrà sull’altro.
 
Di salute (del 29/09/2014 @ 12:16:14, in Lettera I, visto n. 1968 volte)
L’ibogaina è un alcaloide molto pericoloso che deriva da una pianta (Tabernanthe iboga) dell’Africa centro-occidentale, usata dalle popolazioni locali durante riti sacrali e divinatori all'interno di culti sincretici. E' stata studiata e analizzata fuori del continente africano agli inizi del 1900 in Francia. A forti dosi è un allucinogeno, mentre a dosi basse è uno psicostimolante con impiego simile a quello del khat o delle foglie di coca. Non ci sono studi scientifici autorevoli. In Olanda la sperimentazione è stata interrotta a causa del decesso di tre pazienti arruolati senza che sia stato possibile individuarne la causa. Negli Usa rimane una sostanza illegale. Howard Lotsof, dopo averla provata per puro caso e uscendo senza sofferenza da anni e anni di dipendenza da ogni tipo di droga, cominciò seriamente a studiarla per offrire una soluzione concreta a tutti coloro i quali avessero voluto tornare a vivere dopo l'annientamento subìto a causa delle droghe, offrendo un'opportunità per ricominciare. Lotsof cercò di raccogliere finanziamenti da organizzazioni benefiche ma non arrivò ad ottenere nulla: a nessuno importava aiutare i tossicodipendenti. Nel 1987 creò una società senza scopo di lucro, la “NDA International”, riuscendo così a scuotere il mondo scientifico; ma non ottenendo la sperimentazione clinica Lotsof scoraggiato si trasferì a Panama dove potè avviare la terapia, chiedendo però cifre considerevoli. Nel 1993 la prof.ssa Mash, dell'Università di Miami al Dipartimento di Neurologia e Farmacologia Molecolare e Cellulare fu incaricata di portare avanti questa ricerca (l'unica sul territorio Statunitense). La dott.ssa Mash: "L'ibogaina, bloccando l'attività della dopamina (ritenuta responsabile del meccanismo di dipendenza dalle droghe) e agendo anche sull'umore generale elimina la depressione che accompagna la crisi d'astinenza". Il Governo federale non finanziò più il programma di ricerca e nel 1995 la prof.ssa Mash dovette abbandonare gli studi di ricerca per la morte sospetta di una giovane tossicodipendente olandese che durante il trattamento assunse una dose di eroina morendo per overdose, perché l'ibogaina annulla la tolleranza sviluppata verso la sostanza.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 21/01/2011 @ 16:05:38, in Lettera I, visto n. 2990 volte)
Raro tumore benigno originato dal tessuto adiposo. Questo tumore ha l’aspetto del grasso bruno di cui sono particolarmente dotati gli animali ibernanti e per tale motivo gli è stato dato questo nome. L’ibernoma insorge generalmente a livello della regione delle ascelle, del collo o del mediastino. La terapia consiste nell'asportazione chirurgica.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 21/01/2011 @ 16:01:23, in Lettera I, visto n. 1301 volte)
Sinonimo di ipotermia controllata.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 21/01/2011 @ 15:36:45, in Lettera I, visto n. 2190 volte)
Sinonimo di malattia iatrogena.
 
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