Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Grave stato di malnutrizione dovuta al fatto che la quantità di sostanze ingerite non basta a soddisfare il fabbisogno minimo dell'organismo, che si aggira attorno alle1800-2000 kcal al giorno.
Dente che ha la forma di uno scalpello con margine tagliente, situato nella parte anteriore delle arcate dentarie superiore ed inferiore, in posizione mediana. La radice è unica e di forma piramidale. Ognuno di noi è provvisto di 8 incisivi, 2 per ogni emiarcata dentaria, quattro superiori e quattro inferiori, sia nella dentizione da latte che in quella definitiva.
Disturbo del controllo degli sfinteri vescicale o anale che determina la perdita involontaria di urine o feci.
Periodo di tempo che intercorre fra il momento in cui un germe patogeno penetra nell’organismo e il momento in cui compaiono i segni della malattia da esso provocata. Tale periodo corrisponde al tempo necessario perché il patogeno raggiunga le sedi in cui può insediarsi e moltiplicarsi determinando la comparsa della sintomatologia. Questo lasso di tempo può variare da poche ore a molte settimane a mesi, a seconda della malattia ed in relazione ad altri fattori con la resistenza dell'organismo.
Presenza di indacano nel sangue. Tale sostanza si trova normalmente nel sangue in una concentrazione compresa tra 0,3 e 1 mg per 1000 ml di siero, varia a seconda della dieta (aumenta con dieta ricca di proteine), della funzionalità dell'intestino e dell’età. In condizioni patologiche l’aumento della indacanemia è espressione di malattie intestinali con un’aumentata putrefazione delle proteine alimentari o in alcuni casi di malfunzionamento del fegato o di insufficienza renale.
Prodotto metabolico del triptofano, è un sale potassico dell’acido 3-indossilsolforico, presente nel plasma e nelle urine.
Eliminazione di indacano con le urine, in rapporto diretto con i livelli ematici di tale sostanza.
|