Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Sono semplici contrazioni volontarie dei muscoli del pavimento pelvico che sostengono utero, uretra, vescica e retto. Questi esercizi devono il proprio nome al ginecologo statunitense A. Kegel, che li ideò e promosse dopo averne scoperto la sorprendente utilità. L'obiettivo principale degli esercizi di Kegel è migliorare il tono muscolare attraverso il rafforzamento dei muscoli del pavimento pelvico.
Esercizi di Kegel
L'alternanza di contrazione e rilassamento, ripetuta più volte, rafforza sia lo sfintere urinario che i muscoli del pavimento pelvico, riducendo le perdite urinarie incontrollate.
Gli esercizi di Kegel sono indicati anche come rimedio per il prolasso degli organi pelvici. Nelle donne che hanno avuto un parto naturale (vaginale) è possibile osservare una considerevole perdita di tono dei muscoli vaginali, od un loro eccessivo rilassamento: in simili circostanze, la ginnastica di Kegel garantisce, nella maggior pare dei casi, il recupero totale della tonicità muscolare pelvica.
Detta anche kerion celsi, è un'infezione micotica cutanea superficiale che può essere collocata nel capitolo delle tigne. E' caratterizzata da processi infiammatori e infiltrativi e sostenuta da Trichophyton una varietà di funghi che fanno parte della famiglia dei dermatofiti. Questi utlimo danno origine a cheratinasi e altri enzimi proteolitici capaci di digerire la cheratina. Su questa base il fungo aggredisce varie zone come il cuoio capelluto, la regione della barba e gli arti superiori in ogni età e a contatto con animali infetti, in particolar modo con i bovini. Ne risultano lesioni di carattere semi-alopeciche desquamanti francamente granulomatose. I granulomi possono arrivare ad essere grandi come una noce e inglobano sempre peli tronchi frammisti a pus. Si arriva spesso alla guarigione clinica attraverso una corretta terapia antimicotica a base di griseofulvina o derivati imidazolici. Possono comunque rimanere aree di alopecia cicatriziale.
Ittero neonatale di carattere patologico pronunciato in modo marcato specialmente nel neonato immaturo. Si manifesta con lesioni dei nuclei grigi della base del cervello e disturbi del tono muscolare. In tutti i neonati che presentano elevati livelli di iperbilirubinemia patologica che siano a termine o meno, può esserci il rischio concreto per valori di bilirubinemia superiori a 20 mg 100 ml nel neonato a termine a 16 mg 100 ml nel neonato pretermine. Tra i tanti esempi, uno è la malattia emolitica del neonato per incompatibilità materno-fetale. La exsanguinotrasfusioneviene utilizzata in modo preventivo.
Segno che può essere oservato dal medico durante una meningite. Nel tentativo di flettere la coscia di un soggetto supino sul bacino mantenendo la gamba estesa,l' articolazione del ginocchio bloccata verifica invece la flessione della gamba sulla coscia. Stesso caso se il soggetto da seduto non riesce a mantenere l' estensione delle gambe e tende a fletterle. In entrambi i casi vengono messe in atto le manovre col fine di diminuire la pressione del liquor e alleviare la situazione delle meningi.
Farmaco usato com vasodilatatore che agisce come antagonista dei recettori S2 della serotonina. Tra i principali effetti si riscontra anche una riduzione dell' aggregazione piastrinica. E stata impiegata nel trattamento della malattia di Raynaud e come antipertensivo. Tra gli effetti collaterali che si verificano nel caso di dosi elevate possono manifestarsi confusione mentale, vertigini, secchezza delle fauci e delle congiuntive, dispepsia allungamento del tratto ST all elettrocardiogramma, sonnolenza e cefalea.
Farmaci
Nizoral.
Indicazioni
L'uso principale è per la cura delle infezioni micotiche del cuoio capelluto come la Ptyriasis capitis, dermatite seborroica, micosi della cute e degli annesi cutanei. Trattamento delle dermatomicosi causate da dermotifiti, lieviti e muffe, in particolare Tinea pedis, Tinea corporis, Tinea criris, Tinea versocolor e infezioni da candida. Come trattamento profilattico di pazienti con immunità ridotta (leucemici, trapiantati, ustionati, ecc.)
Controindicazioni
L'uso è sconsigliato in stato di gravidanza, durante l'allattamento e in bambini al di sotto dei due anni. Da non usare in caso di insufficienza epatica e renale gravi.
Interazioni
Sono conosciute interazioni con griseofulvina, anticolinergici, antiacidi e bloccanti dei recettori H2, rifampicina, isomiazide, ciclosorina A, anticoagulanti, terfenadina, astemizolo, metilprednisolone, busulfan, finitoina, farmaci metabolizzati a livello epatico.
Farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) analgesico e antireumatico appartenente al gruppo dei derivati dell'acido propionico.
Per la sua discreta tollerabilità è diffuso l’utilizzo nel trattamento dell’artrite reumatoide, dell’osteoartrite, della spondilite anchilosante e dell’ artrite acuta gottosa. Le sue caratteristiche ne fanno uno dei farmaci più impiegati nel trattamento di tutte le affezioni dolorose e infiammatorie
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